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Operatori covid, è bufera. Calderone: “Solo a Messina niente proroghe”. De Luca: “Anomalie”

mercoledì 6 Luglio 2022

Lo strano caso della mancata proroga a 150 operatori emergenza Covid solo a Messina, approda all’Ars. Dopo un passaggio “a vuoto” in Commissione sanità, con l’audizione del direttore amministrativo Asp Messina Caterina Di Blasi, è stato il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone a portare in Aula la querelle.

Due le anomalie: la mancata proroga riguarda solo gli operatori di Messina, giacchè le altre Asp della Sicilia hanno dato l’ok al rinnovo contrattuale; a essere rimasti fuori dai rinnovi a Messina sono stati 150 tra biologi, assistenti sociali, psicologi mentre la proroga è stata data al personale amministrativo.

Tutto questo mentre nell’isola i contagi aumentano in modo vertiginoso. Così dopo l’audizione in Commissione, che di fatto, come commentato da Elvira Amata ha lasciato interrogativi aperti, è stato Calderone a tuonare in Aula.

Tommaso Calderone
Tommaso Calderone

Accade che, in tutte le altre province siciliane, tecnici della prevenzione, biologi tat, assistenti sociali, psicologi abbiano avuto rinnovato il contratto- ha detto Calderone nel suo intervento in Assemblea- Mentre così non ha ritenuto di dovere fare l’Asp di Messina. Allora il problema è questo: o i vertici dell’Asp 5 Messina hanno ragione oppure hanno preso un abbaglio i vertici delle altre otto province siciliane. E intanto la curva dei contagi Covid aumenta vertiginosamente. Questo è un discorso che va chiarito, una volta per tutte. Lo chiedo a nome di tutto quel personale che si è visto troncare il rapporto di lavoro senza nemmeno un preavviso e che non merita questa disparità di trattamento. Io, come deputato del territorio, ho l’obbligo non tanto di preservare quelle categorie professionali, quanto di salvaguardare i cittadini della mia provincia. Se andiamo a togliere figure professionali, andiamo a danneggiare il territorio e la salute dei cittadini”.  

All’intervento di Tommaso Calderone ha fatto seguito quello dell’Assessore Razza che, dal canto suo, ha assicurato che si occuperà della delicata questione a brevissimo e quindi già nei prossimi giorni.

Antonio De Luca

Anche il deputato del M5S Antonio De Luca ha commentato un caso che sicuramente porterà sviluppi a breve.

Com’era prevedibile,  la seduta della commissione Ars dedicata al mancato rinnovo del  contratto libero professionale di circa 150 operatori sanitari, è stata assolutamente infruttuosa, perché non è arrivata alcuna rassicurazione concreta. Ho contestato con forza il meccanismo di arruolamento degli psicologi, evidenziando come tra l’altro negli ultimi mesi siano stati chiamati a svolgere funzioni diverse da quelle per cui erano stati assunti, come ad  esempio occuparsi della prenotazione dei tamponi, quando invece avrebbero dovuto fornire assistenza psicologica al personale medico in servizio presso le aree Covid e alle persone in quarantena».

De Luca ha chiesto sia il reintegro degli psicologi, con mansioni che competono per queste figure professionali, sia per quello degli psicoterapeuti che, nonostante i brillanti risultati ottenuti durante la prima fase pandemica e nonostante l’impegno al reintegro entro il 30 aprile assunto dalla Regione, non sono stati più chiamati a dare il loro prezioso supporto per affrontare l’emergenza sanitaria.

«Ho infine sollecitato la dirigenza dell’Asp di Messina – conclude il parlamentare regionale – ad attivare nel più breve tempo possibile i laboratori long Covid, in cui impiegare gli psicoterapeuti che hanno già acquisito esperienza durante la pandemia, per i quali esiste una circolare dell’Assessorato Regionale alla Salute, ad oggi rimasta inspiegabilmente inattuata».

Sulla vicenda è intervenuto nei giorni scorsi anche Franco De Domenico, segretario cittadino Pd e componente della Commissione Ars sanità fino 202o (quando è subentrato Laccoto). De Domenico ha lanciato l’allarme evidenziando i rischi di uno smantellamento del sistema emergenza covid nonostante l’aumento dei contagi ed in vista di un autunno che potrebbe essere problematico. L’esponente del Pd ha sottolineato la differenza tra i mancati rinnovi a Messina e le proroghe invece firmate in tutte le altre Asp della Sicilia. “Non è più procastinabile quest’incresciosa situazione e occorre garantire sia i lavoratori impegnati nel settore che i cittadini in una situazione sanitaria in cui la recrudescenza del virus sta raggiungendo picchi elevati”

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