Definite le cariche per il quadriennio 2025-2028 del Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Palermo. Ieri, 20 novembre, a Villa Magnisi Toti Amato, presidente uscente, è stato riconfermato all’unanimità alla guida dell’Omceo. Luigi Spicola sarà il nuovo vicepresidente, Giovanni Raineri segretario e Giuseppe Settineri tesoriere.
Per la Commissione Albo Medici (Cam), Giorgio Picone è stato designato presidente, affiancato da Concetta Rubino come vicepresidente e Salvatore Amato come segretario. La Commissione Albo Odontoiatri (Cao) vede la riconferma del presidente uscente Mario Marrone, supportato da Mariele D’Antoni come vicepresidente e Giuseppe Gariffo come segretario.
Il nuovo direttivo, che entrerà in carica il 1° gennaio 2025, sarà pertanto composto dai consiglieri medici, Salvatore Amato, Salvatore Coppola, Luigi Galvano, Fabio Genco, Alberto Firenze, Antonio Iacono, Antonio Maiorana, Noemi Lopes, Antonio Nicosia, Giorgio Picone, Giovanni Raineri, Concetta Rubino, Vincenzo Sannasardo, Luigi Spicola, Luigi Tramonte. I consiglieri odontoiatri sono Emanuele Cusimano e Giuseppe Settineri.
Gli obiettivi del quadriennio
Il presidente Toti Amato
“Il nostro obiettivo principale è rafforzare l’aggiornamento continuo dei medici, trasformandolo da un mero accumulo di crediti formativi a un percorso realmente utile e qualificante. La formazione deve diventare uno strumento per favorire il confronto tra medici di tutto il mondo. Questo è particolarmente importante alla luce dell’arrivo di professionisti da paesi lontani, come Argentina e Perù, e della necessità di integrare nuove prospettive culturali e mediche.
Un altro punto cruciale è la prevenzione della violenza sui sanitari, un fenomeno ormai intollerabile. Non possiamo limitarci a intervenire dopo che un’aggressione è avvenuta: serve un piano preventivo, con azioni concrete condivise con autorità e legislatori per tutelare il personale medico.
Infine, è indispensabile affrontare il tema della responsabilità professionale. Spesso i medici lavorano in condizioni critiche, prive delle garanzie necessarie a ridurre il rischio clinico. Questo non solo aumenta la probabilità di errori, ma espone i medici a processi che, anche quando risolti in ambito penale, si trasformano in gravi penalizzazioni civili. È fondamentale un dialogo con la magistratura per garantire che ogni caso venga valutato nel contesto delle reali condizioni operative del medico. Non chiediamo impunità, ma una giustizia equa che salvaguardi sia i diritti dei pazienti sia la dignità professionale dei medici.”
Amato ha concluso sottolineando l’importanza della collaborazione con enti internazionali come l’Unione Europea dei Medici Specialisti, per continuare a sviluppare una sanità aperta al confronto globale e attenta alle necessità locali.