Si è tenuto ieri, 1 settembre 2025, presso l’Ordine dei Medici di Caltanissetta, un incontro che segna un passaggio cruciale nel percorso di digitalizzazione della Sanità siciliana. Al centro, l’avvio della formazione rivolta ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici operanti nelle strutture private convenzionate, chiamati a diventare protagonisti nell’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0.
Non una semplice cartella clinica digitale, ma uno strumento di connessione tra i diversi attori del sistema salute, capace di rendere più immediata ed efficace la presa in carico dei pazienti. Come ha sottolineato il presidente dell’OMCeO di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito: “Il fascicolo ha un ruolo molto importante non solo per quanto riguarda gli operatori sanitari, ma ha un riscontro assolutamente positivo anche sulla tutela della salute del cittadino. Se un paziente, mentre è in vacanza, deve recarsi al pronto soccorso, il medico potrà visualizzare subito patologie pregresse e terapie in corso, così da concentrarsi con maggiore precisione sul fatto acuto”.
La centralità del Patient Summary
Il percorso formativo, che punta a una diffusione capillare dell’uso del FSE in tutta la regione, è stato discusso insieme all’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, a rappresentanti dell’Assessorato e ai presidenti degli Ordini dei Medici delle nove province siciliane.
Il presidente dell’OMCeO di Palermo, Toti Amato, ha rimarcato il ruolo trainante dell’Ordine del capoluogo: “L’obiettivo è formare i medici di medicina generale, i pediatri e tutti i convenzionati a saper utilizzare al meglio il fascicolo sanitario elettronico. L’Ordine di Palermo, in qualità di capofila, ha già predisposto il corso di formazione e siamo pronti per formare i medici a inserire i dati necessari”.
Un aspetto centrale riguarda la compilazione del Patient Summary, ovvero il riassunto clinico che consentirà a qualunque medico di accedere rapidamente alle informazioni più rilevanti sulla storia sanitaria di un paziente. “Il medico dovrà riuscire a fare un riassunto clinico dei dati più importanti – ha ribadito Amato – così da permettere continuità di cura anche quando il paziente si rivolge a uno specialista o a un pronto soccorso. È il vero governo clinico della persona affidato al medico di medicina generale”.
Sinergia istituzionale e nuove sfide
Sul piano politico e organizzativo, l’assessore regionale della Salute Daniela Faraoni ha chiarito la prospettiva: “Il Fascicolo Sanitario Elettronico è una richiesta non solo del Servizio sanitario nazionale, ma anche dell’Europa. Dobbiamo rendere facilmente leggibile la storia sanitaria del cittadino, affinché la risposta sia appropriata al bisogno. È già un’operazione di efficientamento del sistema”. L’assessore ha inoltre legato la discussione al tema delle liste d’attesa, sottolineando che: “Sono un problema da risolvere con immediatezza, attraverso una riorganizzazione già in corso. Le aziende sanitarie stanno compiendo azioni concrete e informeremo i cittadini sugli esiti”.
La sinergia istituzionale è un punto cardine. Lo stesso D’Ippolito ha ringraziato la Regione per l’opportunità, ricordando come: “Il lavoro sarà condiviso tra Assessorato, direzioni aziendali e Ordini dei Medici, che rappresentano sul territorio la rete più capillare per raggiungere i professionisti”.
A chiudere il confronto, l’intervento del dirigente generale del DASOE, Giacomo Scalzo, che ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento degli Ordini: “Se abbiamo scelto di rivolgerci agli Ordini per la formazione dei medici di famiglia e dei pediatri sul Fascicolo Sanitario Elettronico, è perché crediamo nella loro professionalità e capacità organizzativa. La compilazione del Patient Summary rappresenta il momento più alto delle informazioni cliniche salvavita: il ruolo di questi medici è fondamentale per garantire continuità e sicurezza delle cure. Agli Ordini va la più grande riconoscenza per il loro impegno”.
Con l’avvio della formazione, la Sicilia compie un passo decisivo verso un modello di Sanità più integrata, digitale e orientata al paziente, allineandosi alle richieste europee e alle esigenze di un sistema che deve essere al tempo stesso più efficiente e più vicino ai cittadini.