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il primo acquisto del Palermo

Orihuela si presenta: “Orgoglioso di far parte di questo gruppo”

lunedì 16 Gennaio 2023

È stato presentato oggi, in conferenza stampa, allo stadio Renzo Barbera, il primo colpo di mercato del Palermo: Renzo Orihuela.

Il difensore uruguaiano è da qualche settimana parte integrante del gruppo di Eugenio Corini, e si allena regolarmente con i compagni.

Sono felice di essere a Palermo ed orgoglioso di far parte di un gruppo prestigioso come il City Group. Darò il mio meglio e mi approfitterò di questa grande opportunità che mi è stata data“. Così ha esordito il neoacquisto del Palermo.

Tanti sono stati gli uruguaiani che hanno vestito la maglia rosanero e sicuramente si avverte il peso. “Sono consapevole che c’è una grande tradizione di giocatori uruguaiani nella storia del Palermo: Cavani, Hernandez, ma anche Varela, che é mio amico. Tutti hanno avuto successo e spero che i loro trascorsi mi portino bene. Conosco Bergessio, abbiamo giocato insieme e c’è un ottimo rapporto. Mi ha parlato molto bene della Sicilia, anche se lui ha giocato nel Catania. Mio nonno è di origine italiane, in virtù di questo ho il doppio passaporto“.

Già nella conferenza stampa che ha preceduto la trasferta di Perugia, Corini aveva parlato delle condizioni fisiche di Orihula. “Sto bene, mi sto allenando al massimo. In Uruguay mi sono fermato il 26 novembre. Quando il mister lo riterrà opportuno sarò pronto a giocarmi le mie chance“.

Sono un difensore centrale, posso giocare sia a destra che a sinistra. Sia in una linea difensiva a tre che a quattro. Le mie caratteristiche sono l’aggressività in marcatura e la capacità di uscire palla al piede“. Così si è presentato Orihula.

L’uruguaiano ha spiegato la scelta della maglia numero 4. “È quella di Sergio Ramos, mio idolo e modello. In Uruguay c’è una grande tradizione di difensori centrali. Ammiro molto Rajuco, Jumenez e Godini. So che la indossava Accardi, uomo simbolo e beniamino dei tifosi. Sono orgoglioso di questo e cercherò di onorarla al meglio“.

Giocare in Europa aumenta le chances di confrontarsi con grandi squadre e giocatori. È un’opportunità importante per la mia crescita individuale. La differenza principale tra il calcio sudamericano e italiano è la preparazione in Europa, che è migliore. La Serie B è prevalentemente tecnico-tattica. Questo è l’aspetto che sicuramente devo attenzionare“.

 

 

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