I dipendenti e le organizzazioni sindacali lo ripetono incessantemente da settimane che l’ospedale Civico di Palermo è a corto il personale e che con l’arrivo del 2019 i servizi e le prestazioni sarebbero stati a rischio. A lanciare “l’allarme rosso” stavolta è la Cisl Funzione pubblica Palermo Trapani che ha inviato una nota al neo commissario straordinario dell’azienda, Roberto Colletti. Nei giorni scorsi erano stati i sindacati autonomi a sollevare il problema con assemblee e sit-in. Iniziative che la nuova dirigenza del nosocomio palermitano, da poco nominata dal governo regionale, aveva ascoltato con attenzione, manifestando aperture e disponibilità.
Il confronto, quindi, è stato avviato, ma nel frattempo le emergenze incombono. “Mancano 340 infermieri – affermano la segretaria aziendale Carmela Germanà e Alessandro Magno, Maria Barone, Emanuele Bordonaro, e Ciro Caldaronello delle Rsu della Cisl Fp Palermo Trapani – e questo gap è stato colmato parzialmente coperto dal personale in attività di libera professione. È stata attivata la procedura di reclutamento attraverso la mobilità regionale ed extraregionale per 170 unità, ma vanno subito espletate le procedure necessarie per l’immediata immissione in servizio dei vincitori”.
Secondo la Cisl Fp Palermo Trapani, oggi il Civico di Palermo è ben lontano dagli standard di riferimento nazionale e regionale che portano un’azienda sanitaria a garantire alti livelli di qualità assistenziale. La carenza di personale non riguarda soltanto il personale medico. “Anche il personale amministrativo come quello degli Oss – aggiunge la Cisl Fp Palermo Trapani – è sottodimensionato rispetto alle esigenze reali. Serve un impegno straordinario per la rinascita di questa struttura che potrebbe essere un fiore all’occhiello per la sanità siciliana”.