Manca il riscaldamento a scuola. Non una novità, a Palermo. Ma, per risolvere il problema, “invece di procedere con l’acquisto delle pompe di calore, la preside ha deciso di avviare i turni pomeridiani”. Protestano i genitori degli alunni dell’istituto comprensivo Domenico Scinà – Gaetano Costa, che questa mattina si sono radunati davanti all’ingresso della scuola che ricade nel territorio della IV circoscrizione.
“Sappiamo che il Comune aveva dato l’ok già la settimana scorsa, ma non capiamo perché ancora non siano stati comprati i condizionatori – dicono -. Così, adesso dobbiamo all’improvviso cercare di incastrare tutti gli impegni di lavoro per riuscire ad accompagnare i nostri figli a scuola”.
L’assessore all’Edilizia scolastica del Comune di Palermo, Aristide Tamajo, intanto, fa sapere che “sono stati effettuati ben due sopralluoghi con l’Amg, perché bisognava innanzitutto capire se l’impianto elettrico potesse reggere un aumento di potenza. È stato confermato che è possibile installare altri sette, otto climatizzatori. La preside mi ha detto che dal giorno successivo all’ultimo sopralluogo si è adoperata per risolvere la questione in fretta, utilizzando i fondi comunali già a sua disposizione”.
In ogni caso, si tratta, ormai, di poche settimane. Dal primo marzo, infatti, i riscaldamenti per legge verranno spenti: “Al Costa – aggiunge Tamajo -, non si riuscirà a ripristinare la vecchia caldaia entro questa data. In primavera, però, istituiremo una task force per arrivare al prossimo anno scolastico avendo già risolto definitivamente il problema. L’istituto di via Li Bassi è tra le priorità, ma insieme ad Amg stiamo stilando un elenco completo delle criticità”.