La Giunta Musumeci ha avviato per via amministrativa l’iter per la progettazione del Museo del Liberty nell’area in cui sorgeva Villa Deliella, a Palermo.
“Era un impegno che avevo preso con il parlamento siciliano e con tutti i palermitani qualche giorno fa durante l’esame della manovra finanziaria all’Ars. Oggi, quell’impegno, è stato rispettato. Il governo regionale ha infatti stanziato tre milioni di euro per l’istituzione, a Palermo, del “Museo regionale del Liberty – Villa Deliella” e dell’itinerario dell’Art Nouveau”. Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo il via libera della giunta alla proposta dell’assessore all’Identità siciliana, Alberto Samonà, che vedrà una sinergia tra gli Assessorati dei Beni culturali e delle Infrastrutture.
Proprio in occasione della recente sessione finanziaria a Sala d’Ercole, dopo che una norma analoga presentata dal deputato Marianna Caronia era stata stralciata, infatti, il governatore aveva espresso l’intendimento del governo di disporre nel più breve tempo possibile un atto amministrativo per avviare le procedure relative alla nascita del Museo e di un grande itinerario culturale connesso.
“Oggi è un giorno particolarmente importante – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – perché si sana una ferita inferta oltre sessant’anni fa alla città di Palermo e alla Sicilia. La decisione di far nascere il Museo del Liberty è un atto politico forte che realizza un doppio risultato: rende la giusta visibilità a uno stile architettonico che ha contrassegnato un periodo memorabile della Sicilia e risarcisce moralmente e culturalmente l’intera comunità siciliana per la violenza subita. La decisione del governo Musumeci è, infatti, un segnale forte e non soltanto simbolico di ripristino di quella cultura della legalità, violata per troppi anni dal predominio di comitati d’affari politico-mafiosi”.
Villa Deliella, situata in piazza Francesco Crispi (piazza Croci) a Palermo, era stata realizzata nel 1905 su progetto dell’architetto Ernesto Basile, fra i massimi protagonisti della stagione del Liberty siciliano. La villa fu abbattuta nel 1959, nell’ambito di quella grande operazione di speculazione edilizia, avvenuta a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, che è passata alla storia come il “sacco di Palermo”. L’area, però, a dispetto di quanti avevano demolito la Villa, è rimasta inedificabile e, per molti anni, è stata adibita a parcheggio.
“L’avvio della progettazione del museo del Liberty a Palermo e finalmente una buona notizia per Palermo grazie all’impegno mantenuto dal Presidente Musumeci”, ha dichiarato Marianna Caronia, parlamentare all’Ars.
Per la deputata e consigliera comunale di Forza Italia, “Sarà possibile realizzare un luogo di ricostruzione e valorizzazione di uno dei patrimoni artistici e culturali più importanti non solo della nostra città ma di tutta la Sicilia”.
“È un risultato importante, raggiunto dopo anni di battaglie, proposte di legge, momenti di studio e riflessione promossi insieme alla collega consigliera comunale Giulia Argiroffi con cui ho condiviso questa idea fin dall’inizio”.
“Desidero esprimere al Governo Musumeci un sentito ringraziamento per avere mantenuto l’impegno assunto all’Ars dopo che la mia proposta legislativa era stata stralciata. Un segno di attenzione – conclude Caronia– per Palermo e di coerenza e serietà della politica a servizio della comunità”.