Sono palermitani i vincitori del concorso internazionale di progettazione del “Sistema tram Palermo” il cui esito è stato reso noto stamattina al Noviziato dei Crociferi in via Torremuzza.
Il gruppo di progettazione “Ingegneri Cassata” (Cassata Ruggero, Bonadies Dino, Scotti Alberto, Cassata Giovanni) ha “stravinto” con un distacco di circa 16 punti sui secondi classificati (Muniz-Sanchez). Più di trenta lunghezze sul terzo (Bottini Aldo) e quarto classificato (Ingletti). Entro un mese circa si saprà se preferiranno i 100mila € messi in palio dal concorso, o la progettazione definitiva e la direzione lavori.
Poi si formalizzeranno i contratti e si entrerà nella fase delle analisi dettagliate dei nuovi tracciati. Verrà adoperato un drone con scanner laser e poi indagini geo-radar. Insomma Palermo da oggi cambierà drasticamente volto.
Via Roma sarà resa pedonale e tranviaria. Addio alle auto definitivamente. Addio anche alla corsia centrale di via Libertà che sarà per metà tranviaria e l’altra metà pedonale e ciclabile. Le auto potranno continuare a transitare solo nelle carreggiate laterali. Previsto anche un tunnel tranviario che attraversa viale Regione Siciliana (collegamento Calatafimi-Orleans) per arrivare in via Ernesto Basile.
A Piazza Boiardo sarà abolito il capolinea Notarbartolo dato che i tram proseguiranno dritto in direzione via Duca della Verdura. E si ipotizza la costruzione di un viadotto per le auto che colleghi piazza Boiardo con via Daidone.
Infine, tra le indicazioni della commissione di gara guidata dall’Architetto Mario Li Castri, prevista la progettazione di 12 parcheggi sotterranei multipiano, in ‘project financing‘, tra cui: Piazza Giulio Cesare, Piazza Don Bosco, Piazza Alcide De Gasperi, Via Libertà (sotto carreggiata centrale), Piazza Boiardo e a Mondello in Via Galatea e Mongibello.
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TRATTA “A”: prolungamento della Linea 1 esistente (12 km) dalla Stazione Centrale allo Stadio. Percorso: via Balsamo, piazza Giulio Cesare, via Roma, all’incrocio con via Cavour c’è una biforcazione: un solo binario prosegue dritto verso piazza Sturzo, via Marchese di Villabianca, via Marchese di Roccaforte, Piazza Leoni, viale del Fante, via Alcide De Gasperi, viale Croce Rossa, via Libertà (sempre un binario) fino al Politeama, dritto per via Ruggiero Settimo, svolta a sinistra su via Cavour e ricongiungimento con la biforcazione su via Roma, Piazza Giulio Cesare, via Balsamo.
TRATTA “B”: prolungamento della Linea 1 esistente (1,3 km), dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura. Percorso: Stazione Notarbartolo, via Notarbartolo, Via Duca della Verdura.
TRATTA “C”: prolungamento della Linea 4 esistente (9 km) dal Ponte Calatafimi alla Stazione Centrale. Percorso: Ponte Calatafimi, viale Regione Siciliana, tunnel tranviario fino a via Ernesto Basile, Stazione Orleans, Corso Tukory, Piazza Giulio Cesare, via Balsamo.
Queste le prime 3 linee finanziate dal Patto per Palermo con 198 milioni di euro.
Gli altri 4 (dei 7 nuovi tracciati) porteranno il tram in zone quali Bonagia, Mondello e Sferracavallo. Ma, come avevamo anticipato QUI, per queste altre linee serviranno almeno altri 440 milioni che il Comune spera di ottenere grazie al nuovo bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che scadrà a dicembre 2018.
Entro tra la fine 2019 e l’inizio del 2020 partiranno invece i lavori delle 3 nuove linee (che dovrebbero concludersi a fine 2022). Prevista particolare attenzione per le aree verdi e la consegna “a tranche” delle aree di cantiere, per evitare blocchi totali del traffico (come invece era previsto nel bando dell’Anello Fs). Un occhio di attenzione in più per evitare cantieri e disagi infiniti. Tra le indicazioni della commissione di gara, anche una progressiva eliminazione delle barriere tranviarie su viale Leonardo da Vinci e quindi l’ampliamento del sistema wireless.
LE REAZIONI:
Per Gianni Silvestrini, scienziato del Cnr ed esperto di Mobilità a Palermo, «finalmente Palermo va nella giusta direzione. Io mi ero opposto alle iniziali linee di tram – spiega a ilSicilia.it – poiché non ero d’accordo all’installazione di queste barriere. Finalmente si punta sul sistema senza catenaria, anche se, a mio avviso, andavano fatti prima proprio questi nuovi collegamenti in strade importanti come via Roma e via Libertà, e poi tutte le altre. È chiaro che per una città come Palermo è meglio puntare sul tram, piuttosto che sulla MAL (Metropolitana automatica leggera, ndr) che ha costi eccessivi per bacini d’utenza come quelli di Palermo, Bologna o Firenze, che sono città che giustamente stanno puntando sui tram. La contrapposizione ideologico-politica Metro vs Tram ormai è superata».
Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune: “Il futuro deve essere eco e green. Il tram, sostenibile, veloce e puntuale è il futuro di una città che va al passo coi tempi: ridurrà il traffico veicolare e lo smog. Esprimo soddisfazione per la qualità progettuale che incentiverà la mobilità dolce e punterà alla progressiva pedonalizzazione di aree urbane sempre più ampie. Nella visione futura della città, bisognmetrerà muoversi a piedi e avvalersi dei mezzi pubblici. Le tecnologie all’avanguardia, inoltre, come quelle previste per i nuovi tram, utilizzeranno un sistema wireless, silenzioso e non inquinante, e si ricaricheranno autonomamente. La realizzazione di questo progetto produrrà un miglioramento complessivo della viabilità, una riqualificazione urbana e un miglioramento generale della qualità della vita”.
La protesta di Fabrizio Ferrandelli:
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