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Palermo, alla chiesa di Santa Caterina si svelano i “Tesori di Ciminna” | Video interviste

lunedì 16 Dicembre 2019

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Nell’ottica di promuove la valorizzazione e la promozione delle preziosissime opere presenti nei diversi paesi del territorio dell’Arcidiocesi di Palermo, è stata inaugurata la mostra dal titolo “Sacra et Pretiosa – Tesori di Ciminna“.

L’esposizione, a cura di Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali di Palermo, e di padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi, con la collaborazione di Maria Reginella, storica dell’arte, e del restauratore Mauro Sebastianelli, è frutto della collaborazione instauratosi fra gli enti preposti e l’Ufficio Beni culturali della diocesi.

Prima tappa Ciminna

Il primo appuntamento ha coinvolto il Comune e la Parrocchia di Ciminna.

Questa mostra – come ci ha detto padre Giuseppe Bucaro nella video intervista – è solo la prima di un progetto a lungo raggio. Sono testimonianze d’arte e di fede di grande valore storico e simbolico, che raccontano vivacità culturale e religiosa di queste realtà. Oltre a Ciminna pensiamo, per esempio, ai tesori conservati nei centri di Caccamo, Termini Imerese e Castronovo di Sicilia”.

Vito Barone, sindaco di Ciminna, il paese che fu set di Visconti per le scene della Chiesa di Donnafugata, ha sottolineato la vocazione religiosa della comunità e i tanti tesori d’arte racchiusi nelle sue chiese. Tutte da valorizzare.

I tesori di Ciminna
I tesori di Ciminna

La loro esposizione – ha detto – sarà un’opportunità per farli conoscere a un pubblico più vasto. Puntiamo molto sull’offerta culturale, che potrebbe aiutare lo sviluppo di un piccolo centro ricco di opere d’arte qual è il nostro”.

Sono esposti oltre 60 fra dipinti, argenti e opere tessili, datati prevalentemente fra XVII e XVIII secolo, provenienti dalla Chiesa madre, dalle chiese e dal Municipio di Ciminna.

Molte di queste opere sono state donate dai feudatari: fra questi, i preziosi corali miniati realizzati nel XVII secolo da Don Santo Giganti e una sedia intagliata e dorata sempre del XVII secolo usata da papa Benedetto XVI nella sua visita a Palermo.

Ancora si potranno ammirare un polittico proveniente dalla Chiesa madre, già Chiesa del Purgatorio, attribuito a Riccardo Quartararo, pittore del XV secolo, e opere di Gerardi, Sarullo, La Barbera e un Crocifisso di Antonello Gagini.

La mostra è uno degli appuntamenti in calendario per Exstasis (ingresso € 5; apertura ore 10-18); fino a febbraio 2020.

 

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