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Palermo, anomalo il 30 per cento delle richieste di aiuto alimentare

martedì 31 Marzo 2020

Da oggi alle 18 saranno momentaneamente sospese le iscrizioni alla piattaforma online per la richiesta di assistenza alimentare attivata dal Comune di Palermo. Ieri sera si sono raggiunti i 12.500 iscritti e il numero continua a crescere al ritmo di circa 4 iscritti al minuto.

Le iscrizioni saranno riaperte comunque lunedì prossimo. Già nel corso della giornata di lunedì 30 marzo l’ufficio del Webmaster in collaborazione con la SISPI e con gli uffici di servizio sociale ha avviato il controllo delle iscrizioni.

Da un primo monitoraggio, l’amministrazione stima che circa il 30% delle domande saranno escluse per diverse anomalie; in alcuni casi sono state rilevate registrazioni fatte da componenti di uno stesso nucleo familiare. Ultimate le verifiche, il comune riaprirà le registrazioni, forse già dal prossimo lunedì. Infatti, nel corso della giornata di lunedì 30 marzo, l’ufficio del Webmaster in collaborazione con la SISPI e con gli uffici di servizio sociale ha avviato il controllo delle iscrizioni.

“Innanzitutto – spiega l’Assessore Giuseppe Mattina – stiamo rimuovendo le iscrizioni con codici fiscali errati, poi stiamo verificando che lo stesso nucleo familiare non sia presente con più iscrizioni – per esempio sia il padre sia la madre – ed infine faremo un controllo con gli elenchi dei percettori del Reddito di cittadinanza”.

Terminata questa fase di verifica, che si stima dovrebbe dimezzare il numero di effettive domande valide, tutti coloro che saranno stati cancellati riceveranno una email con la motivazione.

Coloro le cui iscrizioni saranno considerate valide saranno invitati, sempre tramite email (o telefonicamente nel caso in cui non abbiano fornito un recapito telematico) ad accedere nuovamente al sistema online per fornire altre informazioni “utili – spiega sempre Mattina – a creare degli elenchi che diano un quadro più preciso della situazione, soprattutto sulla reale situazione di disagio delle famiglie”.

In particolare sarà chiesto di specificare se nel nucleo familiare sono presenti soggetti con handicap o non autosufficienti, se sono presenti fonti di sostentamento di vario tipo (pensioni, indennità, ecc) e se non si abbiano depositi bancari superiori a 12.000 euro.

“In poche ora – spiega il Sindaco Leoluca Orlando – la macchina comunale si è nel suo complesso mobilitata per realizzare un sistema complesso e completo che risponda ad una emergenza di dimensioni inimmaginabili. Allo stesso tempo ci stiamo attrezzando per evitare che qualche sciacallo come quelli visti in questi giorni provi ad intrufolarsi in un meccanismo che è e deve restare di solidarietà, emergenza e dignità per le famiglie”.

La Giunta ha lavorato, in attesa che anche la Regione dopo il Governo nazionale renda noti i criteri che intende adottare per individuare i beneficiari degli interventi, su possibili criteri di aiuto. Resta fermo il fatto che si ricorrerà a due canali, quello dell’aiuto alimentare diretto e quello dell’aiuto economico sotto forma di contributo per acquisti.

Si procederà per fasce, in base al numero di componenti del nucleo familiare: 1-2, 3-4, più di 4. Per quanto riguarda l’aiuto economico, si stanno attualmente valutando, anche in collaborazione con una serie di fornitori di servizi nazionali, tre possibili strade: buoni pasto, carta prepagata, convenzione con catene con dematerializzazione del contributo.

Intanto la macchina organizzativa procede a ritmi serrati per essere pronta quando da Roma saranno canalizzate le risorse al comune.

Due i sistemi al vaglio: la consegna diretta dei pacchi alimentari con la predisposizione di punti di distribuzione, tra 50 e 100 in diverse zone della città; e buoni pasto collegati al codice fiscale del beneficiario che potrà così recarsi nei supermercati convenzionati per fare la spesa.

Per l’accesso al contributo alimentare non è prevista una graduatoria, può accedervi chi non ha fonti di reddito o chi non supera i 600 euro mensili; anche chi percepisce il reddito di cittadinanza ci rientrerebbe purché non superi i 600 euro.

L’importo del pacco spesa dovrebbe variare a seconda del numero dei componenti familiari, partendo da una cifra intorno ai 125 euro per uno/due persone a salire.

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