Musica, narrazioni e percorsi interattivi per raccontare la biodiversità del mare. È andato in scena ieri sera all’Orto Botanico di Palermo Un Mediterraneo di Biodiversità, un appuntamento promosso da Arpa Sicilia, che ha puntato i riflettori sul tema degli habitat marino-costieri. Si chiama CORALLO+SI il progetto che coinvolge i siti siciliani del Parco Nazionale di Pantelleria, le aree marine protette del Plemmirio, Capo Milazzo, Ustica, Pelagie e la riserva naturale terrestre di Lampedusa e che è stato sviluppato in continuità sul tema dopo CORALLO Correct Enjoyment (and Awareness Raising) of Natura 2000 Locations che ha coinvolto in prima battuta le isole di Lipari, Filicudi, Panarea e Basiluzzo, Salina e l’area marina protetta del Plemmirio.
La manifestazione, che ha visto la presenza di diversi ospiti istituzionali, è stata voluta dal direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, ed è stata l’occasione per fare il punto sul lavoro svolto e condividere emozioni e suggestioni su questo progetto, che ha avuto per coordinatore Ignazio Cammalleri e per responsabile scientifico Rosanna Costa.
La direzione artistica della serata, presentata dalla giornalista Nadia La Malfa, è stata affidata allo scrittore e giornalista Alberto Samonà. Sul palcoscenico si sono alternati l’attrice Stefania Blandeburgo, che ha prestato la sua voce per raccontare i tesori marini che la Sicilia racchiude, la giovane cantante Ginevra Gilli con la sua arpa e l’attore Salvo Piparo, che ha letto e interpretato Amuri, un testo scritto per la serata da Samonà. È stato poi proiettato il trailer del nuovo docufilm realizzato dal regista e cineoperatore Riccardo Cingillo con CORALLO+SI, dopo il precedente intitolato CORALLO, racconta la biodiversità, premiato quest’anno alla settima edizione dell’Aqua film festival di Roma. A chiudere la serata, la musica popolare siciliana con Simona Sciacca, accompagnata dalla sua band, che ha cantato alcuni brani patrimonio popolare dell’Isola, tra cui Cu ti lu dissi di Rosa Balistreri.
Tra i viali dell’Orto Botanico, poi, è stata allestita una mostra fotografica di Santo Tirnetta, fotografo terrestre e subacqueo, con alcuni scatti molto suggestivi sull’habitat marino, e un igloo, struttura didattico informativa, in cui i visitatori, grazie a tecnologie digitali, hanno potuto scoprire alcuni dei contenuti dei siti di progetto e sono stati proiettati, attraverso i suoni e le luci, all’interno della profondità del mare grazie a un sofisticato proiettore e alle immagini diffuse in maniera immersiva. L’organizzazione generale della serata è stata di Terzo Millennio Progetti Artistici.
“I progetti CORALLO e CORALLO+SI ci hanno dato l’opportunità di condividere la bellezza della natura e della biodiversità – ha sottolineato il direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino – utilizzando video-tecnologie avanzate come strumenti di comunicazione, per riconnettere l’uomo alla natura, tra esperienza ed educazione al rispetto e alla tutela. In questo senso l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Sicilia, con circa 300 persone, ha il ruolo di tenere il polso alla natura, sentire il battito e monitorare il suo stato”.
“Ci hanno permesso di documentare un patrimonio di dati di biodiversità delle isole minori e della Sicilia – ha affermato Ignazio Cammalleri, coordinatore del progetto e direttore dell’UOC Ricerca & Innovazione di Arpa Sicilia –. Ognuna di queste isole conserva specie ed habitat, espressione del proprio substrato che le caratterizza in paesaggi unici. Le tecnologie innovative utilizzate nei due progetti ci hanno permesso di potenziare la fruizione sostenibile e immersiva del patrimonio naturale e culturale custodito nei siti coinvolti. Continueremo con la stessa passione dei tre anni di lavori, a disseminare i risultati anche a chiusura del progetto, attraverso Arpa Sicilia che ha un grande compito: proteggere e promuovere l’ambiente”.
“I due progetti puntano a rafforzare la relazione tra visitatore e area naturale attraverso una comunicazione d’impatto che consente di svelare gli elementi che compongono il mosaico paesaggistico terrestre e marino, suscitando curiosità ed interesse – ha dichiarato Rosanna Costa dell’UOC Ricerca & Innovazione e responsabile scientifico del progetto per Arpa Sicilia. Allo stesso tempo – ha aggiunto – valorizza i territori, trasferendo al visitatore nuove conoscenze sull’identità dei luoghi, al fine di favorire il cambiamento verso atteggiamenti orientati alla sostenibilità”.
Al termine della serata, Arpa Sicilia ha preannunciato che il Progetto Corallo proseguirà con una nuova iniziativa, intitolata “Dove il mare non c’è”: ovvero, portare l’esperienza del mare e della natura nei luoghi della sofferenza: ospedali, carceri, Rsa e in altri ancora, per donare una possibilità di bellezza, un attimo di vita migliore a chi soffre.
CORALLO e CORALLO+SI sono stati finanziati dal programma INTERREG VA Italia-Malta 2014-2020.Tra i partner: l’Università di Malta, l’Environment and Resources Authority, Heritage Malta, GhanjnsielemlocalCouncil, Arpa Sicilia, l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche, il Consorzio Plemmirio – Area marina protetta Plemmirio (SR) e il Consorzio di ricerca per lo Sviluppo di Sistemi Innovativi Agroambientali (CoRiSSIA). Partner associati, l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, le Aree marine protette Pelagie, Capo Milazzo e Isola di Ustica.