Una pioggia di insulti razzisti attraverso messaggi vocali su WhatsApp. E’ questo il trattamento che l’avvocato d’ufficio Alì Listì Maman si è visto riservare da parte del suo assistito, un uomo di 39 anni di origini napoletane, ma residente a Palermo.
“Messaggi che inizialmente non volevo ascoltare – dice l’avvocato – Sapevo che una volta ascoltati dovevo procedere. La situazione è precipitata quando il mio ex assistito ha postato su un gruppo Facebook di avvocati con tantissimi iscritti la foto mia e di mio figlio con un commento: “Attenti a questo avvocato ruba soldi ai poveri malcapitati e si fa anche gratuito patrocinio e mi ha rubato 200 euro attenzione”. A questo punto non ho potuto che presentare querela contro quest’uomo che nel frattempo ha cambiato diversi legali“.
L’uomo ai domiciliari non avrebbe potuto utilizzare i social da qui la segnalazione in procura. L’ordine degli avvocati di Palermo ha espresso solidarietà al collega.