Beni e proprietà di un ex amministratore giudiziario di Palermo, per oltre 600mila euro, sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia. Gli inquirenti hanno eseguito un decreto deciso dal tribunale del capoluogo siciliano – sezione misure di prevenzione, su proposta del Procuratore e del Direttore della D.I.A.
Nei confronti del soggetto al centro del procedimento – si ricorda – sono già stati emessi provvedimenti personali e reali, in due distinte misure cautelari e che hanno riguardato il patrimonio personale dell’intero nucleo familiare. È stato accertato che il professionista, in qualità di amministratore giudiziario nominato dallo stesso tribunale che ha deciso oggi ha eseguito indebiti e sistemici prelievi di denaro dai conti correnti delle società che gli erano state affidate. I soldi erano accreditati in favore della moglie, anche lei colpita da analogo provvedimento restrittivo di divieto d’esercizio dell’attività professionale.
Con il provvedimento di oggi – si aggiunge – è stato sequestrato quanto è stato riconosciuto il “frutto di attività illecite”, derivante da plurime condotte di peculato (per alcune delle quali è già arrivata sentenza di condanna di secondo grado) e del relativo “reimpiego” della sottoscrizione di quote societarie di una srl, nonché dell’acquisto di un immobile in Palermo. Il sequestro ha interessato una società immobiliare ed un appartamento di pregio costituito da 12 vani, per un valore complessivo stimato di oltre 600 mila euro. Red/Nav 20220309T073055Z ç