Sono stati bocciati a Sala delle Lapidi, a Palermo, i programmi costruttivi, in totale 6, di cui uno è “variante urbanistica”, a questo giro la maggioranza del sindaco aveva i numeri per potere votare.
A esprimere parere favorevole i consiglieri Giovanni Lo Cascio, Paolo Caracausi e Claudio Volante, tranne per il programma di viale Aiace perché prevedeva fra i requisiti fondamentali dell’Avviso, la titolarità dell’area e tranne quello che andava in variante urbanistica, di via tommaso Natale, perché nella seduta odierna non era presente l’assessore al ramo, Giusto Catania.
A seguire è stato votato un ordine del giorno dove il Consiglio comunale chiede che queste aree rimangano zone “D” e che sia il Consiglio ad esprimersi.
Gli Uffici hanno dato parere tecnico favorevole, “Quindi – afferma Giovanni Lo Cascio, presidente della commissione Urbanistica – mi sono espresso sulla bontà dell’interesse pubblico, e se ci fossero state delle criticità attraverso la conferenza dei servizi dell’assessorato Territorio e Ambiente potevano essere superate“.
“Mi dispiace per chi ha creduto ed è stato invitato da questa Amministrazione con la delibera del 2013 ad investire in questa città e oggi si ritrova l’atto deliberativo bocciato. Adesso queste aree continueranno ad essere degradate e abbandonate per tanti anni, abbiamo perso l’occasione di urbanizzare zone da rendere fruibili ai cittadini palermitani“, ha concluso Lo Cascio.
“La frittata è fatta! Oggi la maggioranza in una Aula vuota ha bocciato i programmi costruttivi negando di fatto alle giovani coppie la possibilità di avere una casa in cooperativa con finanziamenti regionali”- afferma Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia.
“Questi immobili – aggiunge Tantillo –dovevano essere costruiti al posto delle fabbriche dismesse con la stessa cubatura le cosiddette zone D1. Appare del tutto paradossale quanto è accaduto se si pensa che gli imprenditori che hanno presentato le istanze lo hanno fatto dopo un avviso pubblico e nel 2013 il consiglio comunale ha votato una delibera che con il voto di oggi azzera tutto”.
“Una nota positiva l’aver salvaguardato l’ex cotonificio. Adesso cosa avverrà? I ruderi delle zone D rimarranno lì per anni sottoposti alla corrosione del tempo e le sbandierate case popolari (1200) saranno un miraggio. Quelle in cooperativa (600) sono già un sogno“, conclude Tantillo.
“Quella dei piani costruttivi è una pagina definitivamente chiusa per Palermo: la scelta del consiglio comunale di bocciarli tutti rimanda la pianificazione urbanistica della città alla sua sede naturale, cioè il nuovo Piano regolatore generale“. Lo dice Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022.
“Già in occasione dei Prusst, Sala delle Lapidi aveva scelto di rimandare al Prg le scelte urbanistiche – continua Sala – e quella di oggi è una decisione di naturale continuità. Ovviamente ci aspettiamo che il percorso del Prg adesso sia molto più veloce di quanto sia stato sinora. Spiace però che le opposizioni, a parte qualche lodevole eccezione, abbiano abbandonato la seduta, dimostrando poca attenzione su vicende decisive per il futuro di Palermo“.
I programmi costruttivi prevedevano la realizzazione di circa 660 alloggi di edilizia residenziale proprio in zone industriali che oggi sono nel degrado. Le zone oggetto dei programmi sono l’ex cotonificio di viale Aiace, a Partanna Mondello; in via Messina Marine; nel piano Sant’Erasmo, nell’area ex mulini Virga; nella zona di San Lorenzo; alla ex Keller di via Maltese e in via Tommaso Natale.
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