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La vigilia

Palermo-Brescia è la sfida delle panchine traballanti, al Barbera è vietato sbagliare

martedì 7 Novembre 2023

Aaa cercasi Palermo“. Il tempestoso sabato pomeriggio di Genova ha confermato il periodo “no” dei rosanero. Risultato, prestazione e agonismo sono i tre elementi che il Palermo ha perso per strada, contro una Sampdoria ancora alla ricerca di una precisa identità, e che dovrà ritrovare già contro il Brescia.

Un ritorno a casa, dopo dieci giorni di distanza, per nulla semplice per il club di viale del Fante. Le emozioni di certo non sono mancate al Barbera, basti pensare il pareggio al cardiopalma con lo Spezia, ma non basta. A circa un mese dall’ultima vittoria casalinga, contro il Sudtirol, i rosa sono alla disperata ricerca dei tre punti. Un magro bottino di un solo punto in tre match non rispecchia il cammino “tipo” di chi sogna in grande e ambisce a prestigiosi traguardi. Lo sa bene Eugenio Corini che già al termine della partita al Ferraris e anche in conferenza stampa ha espresso tutta la sua amarezza e ammesso le difficoltà del momento.

La vittoria dei liguri ha saldato Pirlo sulla panchina blucerchiata ma l’effetto farfalla ha scosso l’ambiente palermitano. Sull’operato del tecnico di Bagnolo Mella è piombato il gelo. In questa stagione i siciliani non avevano mai realizzato così poco in termini di numeri, non hanno brillato per iniziative e la qualità delle poche idee buttate in campo non hanno convinto. La cattiveria e determinazione dell’ultimo quarto d’ora, anche questa volta, sono arrivate troppo tardi e i tentativi last minute di Mancuso e Soleri sono stati vani.

Come ormai un disco rotto, a deludere più di tutti sono stati ancora i due esterni d’attacco. Giunti nel capoluogo siciliano con tante aspettative, le parabole discendenti di Insigne e Di Francesco sembrano non avere fine. Il numero 17 non avrà modo di riscattarsi subito a causa di risentimento muscolare rimediato lo scorso turno e che lo metterà ko per qualche settimana, giusto il tempo della sosta si spera. A prendere il suo posto sarà quasi certamente Mancuso, sempre pronto a difendere la causa e a donare vivacità alla manovra offensiva rosanero.

Qualche preoccupazione desta anche il centrocampo. Coulibaly è tornato a disposizione del mister ma sarà già in grado di reggere i ritmi di gioco? Fuori anche Segre per la febbre, il senegalese resta comunque l’unica opzione per il Genio, insieme a Stulac, Gomes e un Henderson ancora alla ricerca di se stesso. Anche lo scozzese, come i due attaccanti, rispettivamente ex Frosinone e Lecce, sta risentendo il momentaneo calo della squadra. La speranza è dunque quella di poter ritrovare quanto possibile la giusta quadra, senza ingigantire la già asfissiante aria di crisi e arrivare alla prossima sosta, ormai alle porte, con qualche pensiero in meno.

Palermo-Brescia sarà soprattutto un momento di verità per il destino dei due club. Se Corini, qualsiasi siano le accuse, rientra comunque negli obiettivi stagionali, vista la quinta piazza in classifica e una partita in meno rispetto alle dirette concorrenti, Gastaldello sente la terra tremare sotto ai piedi. Nonostante l’avvio decisamente complicato, con l’approdo in serie B all’ultimo respiro, il suo Brescia aveva intrapreso una partenza sprint, bruscamente frenata dai quattro pareggi di fila. Poi il collasso delle ultime settimane con le tre battute d’arresto consecutive e il tracollo contro il Cittadella, tra l’altro prossimi ospiti al Barbera.

Al di là delle ultime tre reti subite dai veneti, le rondinelle arrivano alla corte rosanero come una delle migliori difese del campionato ma con una differenze reti esigua, dettata dalla scarsa capacità realizzativa, con le sole nove reti all’attivo. La sfida sarà dunque anche tra due retroguardie alla ricerca della solidità perduta. Più della metà delle reti subite dal club di viale del Fante, ben cinque, rispetto alle quattro nelle otto sfide precedenti, provengono proprio da questi ultimi tre fatali scontri: Spezia, Lecco e Sampdoria.

Palermo-Brescia sarà dunque una sfida dai mille volti e con una posta in palio altissima per entrambe le parti. La voglia e la pressione di riscrivere il finale rispetto all’amaro epilogo della passata stagione sarà più forte del fato beffardo che nelle ultime giornate ha accompagnato gli uomini di Corini?

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