La dirigenza del Palermo calcio torna a farsi sentire attraverso un comunicato stampa in cui la società rosanero ha nominato il nuovo CdA. Il rimpasto si è reso necessario a seguito di quanto accaduto nella giornata di lunedì, nella quale l’advisor dell’operazione Arkus – Sporting Network, Vincenzo Macaione, e l’ex presidente del Palermo calcio, Alessandro Albanese, sono decaduti dalle loro rispettive cariche.
Nel comunicato viene dichiarato quanto segue: “Si comunica che l’Assemblea Ordinaria Totalitaria degli azionisti della società riunitasi in data 01.07.2019, nel constatare l’intervenuta decadenza di tutti i componenti del Consigli di Amministrazione, ha in pari data nominato, in sostituzione, il seguente Consiglio di Amministrazione: Rag. Roberto Bergamo – Presidente; dott. Attilio Coco – Consigliere; sig. Walter Tuttolomondo – Consigliere. Nella stessa data dell’1 luglio 2019, si è tenuta in prosecuzione la riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione che ha determinato le attribuzioni dei poteri in conformità dello statuto sociale”.
La società rosanero continua quindi nella sua opera di gestione, nonostante domani sia atteso un verdetto importante per il prossimo futuro del Palermo calcio, ovvero il parere della Covisoc relativo all’iscrizione della società di viale del Fante al prossimo campionato di Serie B.
Le chance che l’iscrizione vada in porto sono basse e, a tal proposito, sono numerosi i personaggi che si sono paventati alle soglie del futuro della società rosanero. Fra questi, prende sempre più piede l’ipotesi di una futura acquisizione del titolo da parte di Massimo Ferrero, il quale ha speso belle parole sulla piazza palermitana ed ha dimostrato a più riprese un concreto interesse nel rilevare il club, proponendo un piano quadriennale per tornare in Serie A.
Ma la dirigenza rosanero non ci sta e continua sulla sua strada, promettendo battaglia in tutte le sedi. Non più tardi di qualche ora fà, Salvatore Tuttolomondo è tornato a far parlare di sé minacciando di querela l’imprenditore palermitano Tommaso Dragotto. Il dirigente rosanero, sulle righe di TifosiPalermo.it, ha dichiarato quanto segue: ” In seguito alle parole di Tommaso Dragotto, fortemente lesive della famiglia Tuttolomondo e dell’azienda Arkus Network, comunichiamo che Dragotto sta per essere denunciato per diffamazione. Dovrà rispondere alle autorità competenti e pagare anche con un risarcimento pecunario per le parole che noi abbiamo sempre constrastato con documenti alla mano “.
Parole dure, forse mosse più dalla caoticità del momento che da un reale pensiero razionale. A determinare condanne e sentenze sono soli i giudici, non certo un dirigente di una società sportiva. Tuttolomondo dovrebbe pensare solamente alle questioni calcistiche e a perorare la causa del Palermo calcio nelle sedi opportune. Il tempo è tiranno e domani è già tempo di verdetti.