Volevo scrivere della nomina di Palermo capitale italiana della cultura. Ma la tematica diventata troppo main stream mi ha annoiato. Del resto, nei giorni scorsi avete avuto la possibilità di leggere un interessante articolo, di un noto scrittore, in un noto giornale di cronaca locale, che smonta le euforie dell’imperatore Orlando dei suoi adepti e di coloro che, annebbiati dalla nuova campagna elettorale, cercano qualsiasi pretesto per elogiare l’amministrazione comunale.
Mentre è arrivata la neve qui a Londra, immaginavo quanti morti e quali disagi potrebbero portare nella mia borgata un clima come quello che da sempre ha riempito le pagine di Conan Doyle e dei suoi libri, quasi tutti ambientati nella grigia capitale del Regno Unito.
La scorsa settimana, è piovuto molto a Palermo. Il risultato? Molti quartieri allagati tra cui, come da sempre, Partanna Mondello.
A seguito della pioggia, la situazione nel mio quartiere è la seguente: un fiume in piena che attraversa alcune vie, dove è presente una scuola elementare, anziani, gente comune, che aspetta il defluire dell’acqua per pulire le proprie strade e tornare ad una vita, quasi normale. Ora mi pongo delle semplici domande, le stesse che, credo, ogni politico che ne ha facoltà dovrebbe pensare:
1) Se proprio in quelle ore durante gli allagamenti c’è l’urgenza di un soccorso del 118? Arrivano con l’elicottero?
2) Non esistono situazioni tampone per migliorare queste condizioni che a parer mio sono fuori da ogni norma di legge in paesi civili? Ripeto, ci sta una scuola elementare in queste condizioni.
Ma durante il monologo del sindaco Orlando candidato per l’ennesima volta come primo cittadino di Palermo, nessuna parola in merito alla borgata e agli allagamenti.
Intanto qualche mese fa, stando a quanto scritto in un comunicato stampa inviato dal comune :”sono iniziati i lavori per la realizzazione di tre vasche di drenaggio e laminazione nell’area del quartiere di Partanna a Palermo per porre fine agli allagamenti per l’insufficienza del sistema di smaltimento delle acque bianche”. Si legge che: “Le acque piovane ruscellanti a causa dell’estesa impermeabilizzazione dei suoli, determinata dal disordinato sviluppo edilizio dell’area, verranno convogliate in vasche di sedimentazione per la eliminazione degli inquinanti”.
Leggendo le pagine di un quotidiano locale, il vicesindaco, Emilio Arcuri, in prima persona, ha assicurato l’avvio dei lavori. Mi piacerebbe sapere se, durante la mia permanenza in territorio straniero, questi lavori sono davvero partiti e soprattutto quando l’amministrazione comunale al di là della propria campagna elettorale puo’ dare una data esatta per la risoluzione di questo problema che affligge il quartiere da più di 30 anni. Su per giù gli stessi anni, di quelli in cui il sindaco Orlando, ha governato e continua a governare Palermo.
NB. Nella foto, l’inizio dell’avvio ai lavori (?). Presente anche il deputato regionale Edy Tamajo, che ad oggi sostiene la candidatura di Orlando.