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Il colloquio

Palermo come Parigi e Londra? Carta: “Bancarelle ordinate che attirano i turisti”

lunedì 7 Agosto 2023

Come per ogni nuova ordinanza comunale che si rispetti, allo spauracchio iniziale per sanzioni e revoca di licenze, è seguito il più classico dei ritorni alla “normalità” nel centro di Palermo.

Le bancarelle hanno fatto presto a tornare in via Maqueda, in via Vittorio Emanuele e in tutte le strade e piazze limitrofe in barba ai controlli. Controlli che, dopo le polemiche, sono, sì, aumentati, ma non bastano certo ad arginare un problema che si trascina da quando sono state istituite aree pedonali nelle due arterie principali del cuore del capoluogo.

I dati dei controlli che la polizia municipale ha effettuato lo scorso fine settimana e che saranno pubblicati in queste ore lasciano il tempo che trovano. Saranno sempre pochi gli agenti a disposizione per mantenere l’ordine in centro, così come nelle borgate marinare.

“L’ordinanza – spiega l’assessore alla Mobilità e alla rigenerazione urbana Maurizio Cartaè solo un primo passo verso un nuovo modo di vedere il centro storico di Palermo. L’obiettivo è ridisegnare via Maqueda, non soltanto fornire strumenti repressivi”.

La Giunta Lagalla ha iniziato lo scorso autunno un percorso che ha portato alla verifica prima delle licenze degli ambulanti e poi a quella delle concessioni di suolo pubblico da parte dei locali. Istruttoria che ancora non è stata completata e che porterà a “ridisegnare” letteralmente i dehors. Verranno, infatti, delimitati da strisce, segnali, per terra e, per quanto possibile, spostati sui marciapiedi, per permettere il passaggio dei pedoni e, soprattutto, dei mezzi di soccorso.

Quanto ai controlli, non potendo assumere nuovi agenti di polizia municipale (ne servirebbero circa mille in più per andare a regime secondo quanto dichiarato dallo stesso Carta, che ha anche la delega ai rapporti con il Comando di via La Malfa, ndr), l’amministrazione sta ipotizzando l’utilizzo di “progetti speciali”: fondi extra per pagare lo stesso personale, ma operativo fuori orario. E si pensa anche a convenzioni con associazioni d’arma, volontari di altre forze dell’ordine che possano essere “quegli occhi sul territorio in più, un deterrente più che soggetti attivi”, precisa l’assessore. La buona volontà, dunque, non manca, ma occorre confrontarsi anche con gli esiti reali.

A proposito di occhi, quelli digitali saranno implementati nei prossimi mesi: “Verrà potenziata la videosorveglianza – fa notare Cartae a gennaio, dopo un periodo di sperimentazione a partire da settembre quando verrà inaugurata, sarà completamente operativa la control room. Cosa che permetterà di vedere in tempo reale quanto accade per strada e, quindi, agire di conseguenza”.

Prendere a modello il successo della fine dell’emergenza cimiteriale. È su questa scia, senza il bisogno in questo caso del commissariamento, che l’amministrazione comunale attiverà a settembre una task force: “Creare una sinergia tra i diversi uffici competenti, mobilità, ambiente, attività produttive, manutenzione, lavori pubblici, oltre alle singole aziende partecipate e ad altri assessorati che di volta in volta possono essere interessati”, racconta l’assessore Carta: “Ogni quindici giorni riunioni tra persone contemporaneamente attive, per quanto di loro competenza, sul territorio, che possano interagire tra loro più velocemente per risolvere subito i singoli problemi più piccoli, mentre lavorano insieme ad un unico grande progetto”.

Ma cosa comporterà davvero tutto ciò per la città? “Estetica e regolamentazione – dice ancora Carta – con una maggiore omogeneizzazione dei dehors, rispettando le peculiarità di ogni singola realtà. Dobbiamo pensare a Palermo come Parigi o Londra, metropoli in cui le bancarelle sono un vanto e attirano i turisti, come lungo la Senna o lungo il Tamigi, oppure a Portobello road”.

Il passo è lungo. E non potrebbe essere altrimenti.

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