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Palermo, conti Rap: tunnel senza uscita. Giaconia: “Evitare l’effetto Amia”

martedì 12 Marzo 2019
rifiuti città siciliane

Le partecipate rimangono il “punto debole” dell’amministrazione comunale, protagonista questa volta è la Rap (Risorse Ambiente Palermo) che per la città si occupa, o dovrebbe occuparsi, della raccolta rifiuti, differenziata, manutenzione strade, tutti quei servizi, di cui, un giorno sì e l’altro pure, le associazioni ne segnalano l’inefficienza.

Infatti, secondo quanto emerso dalla relazione sul quarto trimestre del 2018, la Rap perderebbe ben 12 milioni di euro, questo sembrerebbe essere dovuto dalle entrate mancate dalla manutenzione strade infatti, si legge nella relazione che anche se “si rileva un sostanziale miglioramento del costo consuntivo complessivo rispetto alle previsioni, connesso ad un non ottimale livello di produzione, livello che potrebbe essere migliorato con l’ausilio di investimenti programmati nel piano industriale 201872020 che permetterebbe anche di incrementare la produttività delle maestranze“.

Capitolo a parte quello delle “prestazioni del lavoro straordinario di periodo è legato esclusivamente alla carenza di risorse umane – si legge nella relazione- che, inesorabilmente, sin dalla costituzione di Rap ha determinato che la forza lavoro si è ridotta da circa 2400 unità a circa 1848 unità, numero insufficiente per garantire i servizi in essere  a quelli che devono essere implementati per specifica previsione di legge e di direttive del socio unico. Dunque – si legge ancora – è innegabile che le prestazioni di lavoro straordinario rappresentano, in atto, per Rap l’unico modo per garantire i servizi istituzionali di natura pubblica affidati a Rap s.p.a. L’attuale metodologia – conclude la nota – è certamente da rivedere alla luce delle soluzioni più strutturali , che Rap riterrà di proporre in seno al piano industriale 2019/2021, che garantiscono certamente il rientro della spesa nei limiti ammissibili e apprezzabili“.

massimo-giaconiaI dati emersi dalla quarta relazione trimestrale 2018 sono molto chiari, sostanzialmente confermano un trend negativo dei conti dell’Azienda Rap” – dice Massimo Giaconia, componente della III Commissione “Società Partecipata”- anche se migliorato rispetto al terzo trimestre“.

La terza Commissione “Società Partecipate” – continua Giaconia – da tempo sollecita l’Amministrazione Attiva affinché si metta concretamente mano a un piano di rilancio delle partecipate che comprenda la rivisitazione dei contratti di servizio delle partecipate, a cominciare dalla Rap il cui contratto scadrà ad agosto, personale, nuovi piani industriali e per alcune, come in questo caso la Rap, un piano di risanamento economico finanziario”.

Ancora oggi – conclude Giaconia – sia i lavoratori che i cittadini, hanno vivo in loro il ricordo amaro del fallimento delle aziende Amia e Amia Essemme e degli effetti devastanti provocati alla città, per fortuna ci sono ancora le condizioni per evitare quel dramma, ma solo se si agisce speditamente”.

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