Sono stati 197 i ciclisti morti sulle strade italiane nel 2023, secondo l’Osservatorio Asaps si tratta di dati allarmanti che testimoniano come l’Italia non sia un paese per ciclisti. Maglia nera anche per la Sicilia che nel 2021 ha raggiunto dieci morti dovute proprio agli incidenti su due ruote.
Le vostre segnalazioni
Sono stati tanti i messaggi arrivati dai lettori de ilSicilia.it, alla nostra rubrica “La città chiama…” in merito a questa problematica negli ultimi tempi sempre più insidiosa. Le segnalazioni hanno riguardato la città di Palermo anche a causa delle recenti novità in materia di mobilità.
Se l’Italia non è un paese per ciclisti non lo è neanche la Sicilia e di sicuro non lo è Palermo. Proprio la vivibilità della città è al centro di una crescente polemica, alimentata da un’ordinanza restrittiva che nel mese di dicembre ha vietato l’uso di biciclette e monopattini nelle sue vie del centro. È stata lanciata infatti una petizione online su change.org per chiederne la revoca dell’ordinanza a detta dei sostenitori come “sproporzionata, discriminatoria e contraria alla mobilità sostenibile”. Ad oggi la petizione ha raccolto oltre 1900 firme.
“Chiediamo la revoca del divieto di transito a biciclette e monopattini in via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e via Ruggero Settimo, e di lasciare in vigore solo la parte dell’ordinanza che regolamenta l’occupazione selvaggia dello spazio pubblico da parte dei dehors”, si legge all’interno della petizione. Questa ordinanza nasce proprio con l’intento di porre fine ad una situazione che ormai da qualche mese rendeva difficile la convivenza tra pedoni, ciclisti e monopattini, costretti a transitare in uno spazio troppo stretto ed a tratti quindi pericoloso per tutti.
Tra sostenibilità e sicurezza
Ciò che preme sottolineare è come all’interno della petizione si faccia leva anche sui temi di una mobilità green che verrebbe sempre più scoraggiata dall’amministrazione palermitana. “Chi ha scelto la mobilità sostenibile – scrivono i promotori nella petizione – non va danneggiato, penalizzato e mortificato va premiato, incoraggiato e tutelato”.
Si potrebbe senz’altro obbiettare come per raggiungere le vie del centro ci siano molte altre alternative come ad esempio via Roma, esclusa dall’ordinanza ma estremamente pericolosa a detta dei ciclisti. “Lì ci sono le macchine!! È impossibile transitare per noi ciclisti in sicurezza non essendoci nessun percorso ciclabile sicuro in nessun senso di marcia. Palermo non è una città a misura di bicicletta, non lo è mai stata e di questo passo con questo tipo di normative non lo sarà mai”.
Al momento, non sembrerebbe che il Comune sia interessato a valutare l’ipotesi di altre nuove piste ciclabili. Anche se dopo le prime polemiche il comune ha concesso una deroga che consente l’uso di biciclette e monopattini solo dalle 5 del mattino alle 9.30 ma considerata dai residenti troppo poco soddisfacente per venire incontro alle esigenze di tutti.
Una situazione quindi senz’altro problematica ma che non sembra trovare una soluzione nel breve periodo. Se infatti da un lato possa sembrare ragionevole a molti l’interdizione di biciclette e monopattini per le vie del centro a causa proprio del caos e della conseguente pericolosità della coesistenza tra pedoni e ciclisti, dall’altro è indubbio come oltre a venire scoraggiata un’altra alternativa sostenibile alla mobilità, non esistano percorsi sicuri per gli amanti delle due ruote di Palermo.