Assunzioni per la manutenzione degli impianti sciistici di Piano Battaglia: c’è lo stop della Città Metropolitana di Palermo. L’azienda, controllata interamente dall’ex Provincia, aveva avviato ad inizio ottobre le procedure per inserire in organico cinque nuovi macchinisti. Risorse umane necessarie, secondo la società, ad effettuare le operazioni preliminari all’apertura della seggiovia in vista della stagione invernale. Tanto che, sul sito dell’azienda, era stata pubblicata la relativa manifestazione d’interesse e la determina di nomina della commissione esaminatrici. Tutto perfetto se non fosse che, dalla Città Metropolitana, è arrivato l’alt del ragioniere generale Massimo Bonomo.
Assunzioni a Palermo Energia, l’alt del ragioniere generale
Prima in una nota dell’8 ottobre e dopo in una successiva missiva inviata cinque giorni dopo, il dirigente dell’area del Controllo Analogo ha invitato il presidente di Palermo Energia Salvatore Lentini a sospendere la procedura di ingresso di nuovo personale. “Si osserva che tutti gli atti consequenziali e relativi alla procedura in oggetto – scrive Bonomo -, si considerano privi della necessaria autorizzazione da parte di questo Ente, azionista unico e titolare del controllo analogo e che eventuali responsabilità, anche di natura erariale, derivanti dalla inosservanza delle direttive contenute nella nota del Sindaco Metropolitan del 2022, graveranno esclusivamente su codesta società. Si precisa, inoltre, che dall’esame del capitolato tecnico, parte integrante della convenzione per la gestione di Piano Battaglia, emerge che le figure necessarie, con il profilo di macchinista, non corrispondono a quanto previsto dal bando”.
La posizione di Palermo Energia
Da Palermo Energia però si sostiene che la necessità di assumere cinque nuovi macchinisti sia derivata da “direttive emanate da organismi nazionali di settore. Prima di attivare gli impianti, bisogna effettuare le operazioni necessarie sulle funi e sulle strutture della seggiovia. Fatto sottolineato anche dal direttore d’esercizio. Abbiamo fatto la manifestazione d’interesse, con tanto di riunione della commissione esaminatrice. Prendiamo atto di quanto evidenziato dal ragioniere generale. Abbiamo inviato una PEC nella quale chiediamo un incontro ai rappresentanti della Città Metropolitana. Se non ritirano questa nota, non si può andare avanti con le operazioni“.
La replica della Città Metropolitana
Fatto sul quale dalla Città Metropolitana replicano a loro volta che l’allarme sarebbe da ritenere “ingiustificato, intanto perché la Ragioneria generale, come da direttiva del sindaco metropolitano, ha portato avanti le normali procedure di controllo analogo che si verificano in questi casi, alle quali, per la prima volta Palermo Energia, dall’8 ottobre, ha risposto solo ieri sospendendo gli avvisi e poi perché la stagione invernale non inizierà certo domani“.
Il gruppo consiliare de “L’Alternativa” chiama in causa la Corte dei Conti
Una questione su cui si è posato l’occhio delle opposizioni a Sala Martorana. Il 22 ottobre infatti, i consiglieri de “L’Alternativa” Fabio Giambrone ed Antonino Randazzo hanno portato la vicenda all’attenzione della Corte dei Conti. “Nella nota allegata – scrivono i due consiglieri metropolitani -, si evidenziano una serie di anomalie procedurali e violazioni dei principi di legittimità e controllo analogo da parte della suddetta società, che potrebbero configurare un’ipotesi di danno erariale per l’Ente“. Una vicenda sulla quale la parola “fine” non è ancora stata scritta.




