“Una proposta incredibile, se non folle quella del primo cittadino di inserire la Tari in bolletta elettrica, a fronte di quanto sia sporca la città, e gestita male la vicenda rifiuti. Ci pare l’ennesima stranezza politica di un sindaco ormai al tramonto”.
Lo dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile.
“Al ministro Carfagna, in visita nei giorni scorsi, il sindaco ha proposto alcune norme – racconta Gelarda – . La prima consiste nel mettere in bolletta elettrica il pagamento della Tari. Una mossa, secondo il pensiero del sindaco, per contrastare l’altissima evasione di questa tassa, ma come abbiamo sottolineato più volte, ci sono altri modi per far cassa senza dover per forza colpire i cittadini, soprattutto di fronte allo scempio dei rifiuti in giro per la città che ogni giorno vediamo.
Dobbiamo sottolineare, ad esempio, che la raccolta differenziata a Palermo, nonostante i proclami, si ferma al 20%. Quindi prima si pensi a ristrutturare il sistema della differenziata piuttosto che a mettere la Tari nella bolletta. E’ di ieri la notizia che sono in arrivo 5 milioni di euro dal governo Musumeci per i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani, ovvero per la raccolta differenziata. Tra i 134 comuni beneficiari, non c’è Palermo. Ecco, migliorare da questo punto di vista vorrebbe dire prendere dei soldi della Regione per rimpinguare le casse, senza bisogno di massacrare i cittadini con la Tari nella bolletta elettrica”.