“Non appartengo, fortunatamente, a quella categoria di persone che hanno il finto privilegio di poter rassegnare le dimissioni in solitudine. Vengo da un’altra cultura politica, sono cresciuto dentro il partito, mi sono sempre riconosciuto nei luoghi collettivi della discussione“. Così Giusto Catania, assessore autosospesosi dalla carica in contrasto con l’approvazione del bilancio da parte del Consiglio comunale di Palermo, su facebook.
“In tempi in cui la politica si confonde con la leadership questa è una incomprensibile anomalia. Sono stato indicato assessore al Comune di Palermo dall’assemblea di Sinistra Comune e riconosco lo spazio collettivo di quella comunità come l’unico luogo della decisione. Per assumere l’incarico di assessore mi sono dimesso da consigliere comunale (dimissioni non dovute per legge) in coerenza con il sentimento collettivo e per far crescere nuove energie della nostra comunità politica.
Sono fatto così: nella mia lunga militanza politica ho perfino scelto di continuare ad essere iscritto ad un partito, versando regolarmente il 50% dell’indennità, malgrado la scelta della segreteria nazionale di procedere con un formale ricorso contro la mia elezione a parlamentare europeo. Sulla coerenza non prendo lezioni“.