Ci voleva Biagio Conte per far tornare i consiglieri al loro lavoro. Dopo le urla da una parte all’altra di sala delle Lapidi, a Palermo, infatti, è bastato ricordarsi che la prima mozione all’ordine del giorno era l’intitolazione di una strada del capoluogo al fondatore della Missione Speranza e Carità per ritrovare – momentaneamente – la pace, dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ritardo nelle nomine dei vertici delle partecipate.
Dove eravamo rimasti?
Ieri i lavori in aula a palazzo delle Aquile erano stati interrotti per la richiesta di una riunione dei capigruppo di maggioranza, vista la guerra intestina all’interno di Forza Italia contro uno dei suoi membri, il presidente del consiglio Giulio Tantillo, al centro della querelle sugli uomini da piazzare nei cda delle partecipate.
Tutto rientrato, dicono fonti interne. Fatto sta che la riunione, convocata per questa mattina, si è protratta fino all’avvio dei lavori del consiglio, partito come se nulla fosse. E senza il minimo accenno alla questione dopo l’appello di rito.
“Schizofrenia?”, chiede provocatoriamente Ugo Forello, capogruppo Oso. Chiamiamolo pure “mondo parallelo”. In ogni caso, dopo le richieste dello stesso Forello e di Antonino Randazzo, capogruppo M5S, la presidenza accorda la conferenza dei capigruppo. Che, però, avrà luogo solo dopo la votazione sulla mozione.
Anzi, dopo le votazioni. Sì, perché all’ordine del giorno si doveva discutere anche la mozione sulla marginalità sociale, “strettamente legata a Biagio Conte”, secondo Mariangela Di Gangi, di Progetto Palermo.
Dall’aula, come annunciato, escono Oso e 5 Stelle. Il resto dell’opposizione – Partito Democratico, Progetto Palermo, Azione – decide, invece, di votare. Per quel “senso di responsabilità” invocato da più parti, a cominciare dal capogruppo Massimo Giaconia, senza cui la paralisi sarebbe l’unica alternativa.
La riunione di questa mattina ha comunque lasciato la maggioranza a pezzi. Tanto che i numeri in aula parlano chiaro: 15 a 11 a favore delle opposizioni. E sia Alessandro Anello, capogruppo di Prima l’Italia, che lo stesso Gianluca Inzerillo, capogruppo di Forza Italia, sono d’accordo sulla condivisione del risultato della riunione di maggioranza durante una conferenza dei capigruppo, programmata per domani mattina, che dovrà ristabilire una tranquillità e permettere al consiglio di proseguire i suoi lavori.
Domani, all’ordine del giorno c’è la mozione sul Pronto soccorso dell’Ospedale Cervello, la cui chiusura per ristrutturazione dei locali e il contestuale spostamento dell’utenza su villa Sofia rischia di ingolfare ancora di più un sistema già al limite.