Venerdì 13 alle ore 21 e sabato 14 dicembre alle ore 17,30 va in scena al Politeama Garibaldi l’omaggio che l’Orchestra Sinfonica Siciliana dedica a Giacomo Puccini nel centenario della morte.
Per il concerto celebrativo dal titolo “Recondite armonie” tornerà uno dei più celebri direttori palermitani, Andrea Licata, bacchetta che proprio nel mondo dell’opera e dei titoli più celebri del repertorio anche pucciniano ha costruito una importante carriera in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti all’Australia. Interpreti quali solisti quattro cantanti, i soprani Claire Coolen e Monica Zanettin e i tenori Riccardo Della Sciucca e Murat Karahan, chiamati a interpretare le più belle arie e i più bei duetti dalle amate opere di Puccini, costruendo un percorso che attraversa l’intero catalogo del compositore toscano, da Le Villi a Turandot, passando per Manon Lescaut, La rondine, il Trittico, La fanciulla del West e naturalmente La bohème, Tosca e Madama Butterfly.
Giacomo Puccini
Giacomo Puccini nacque a Lucca, in Toscana, il 22 dicembre 1858. Apparteneva a una famiglia di musicisti da cinque generazioni, e suo padre era il maestro di cappella del Duomo di Lucca. Puccini studiò musica presso il Conservatorio di Milano, dove ebbe come insegnanti Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli. iniziò la sua carriera operistica con “Le Villi” nel 1884 che ricevette un’accoglienza positiva, mettendo in luce la facilità melodica di Puccini e alcune influenze verdiane e francesi. La sua “Manon Lescaut” completata nel 1892, riscosse un enorme successo di pubblico e critica.
Il successo continuò con “Tosca” che nonostante qualche perplessità critica, ottenne un notevole successo grazie alla sua drammaticità e alle arie memorabili come “Recondita armonia“, che da l’ispirazione per il nome del concerto celebrativo, e “Qual occhio al mondo”.
Un inaspettato insuccesso invece segnò la prima di “Madama Butterfly” alla Scala di Milano nel 1904. Tuttavia, una versione modificata in tre atti, rappresentata a Brescia, riscattò l’opera. e infine “Turandot” (1924), che rimase incompleta a causa della sua morte a Bruxelles il 29 novembre 1924 a causa di un tumore alla gola.