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La vigilia

Palermo in versione “Gattopardo”, rosa in cerca di riscatto a Pisa

venerdì 23 Agosto 2024

Cambiare tutto per non cambiare niente. Il campionato del Palermo non è iniziato nel migliore dei modi. La sconfitta al fotofinish al Rigamonti (CLICCA QUI) ha messo in evidenza limiti e insicurezze che neanche l’approdo di Dionisi e gli innesti estivi sono riusciti a colmare. Scorie di un anno che sembrava ormai alle spalle, ma che in maniera prepotente non intende scivolare via.

Lavolontà, parola chiave della conferenza stampa pre-Pisa, non manca, ma non è tutto e la perseveranza rischia di essere pagata cara. I fantasmi del passato tormentano i sogni (poco sereni) del club di viale del Fante. Il secondo tempo di Brescia non ha convinto. Il tecnico toscano ha fatto mea culpa e ha ammesso di non aver gradito la manovra lenta, legnosa, prevedibile e totalmente evanescente negli ultimi venticinque metri. Anche la nuova “spina dorsale” su cui fare affidamento (CLICCA QUI) già vacilla: Gomis sarà fuori dai giochi per quasi tutto il campionato, Nikolaou non ha brillato e non è riuscito a riscattare Parma e per Blin servirà del tempo prima di trovare le giuste chiavi del centrocampo.

Risolvere gli attuali problemi nel corso degli ultimi rintocchi del calciomercato? La possibilità appare improbabile. Pescati i sostituiti di Graves e del portiere senegalese, le trattative rosanero non dovrebbe regalare sorprese last minute. La sessione estiva “rischia” di chiudersi senza nuovi colpi, lasciando la squadra zoppa in zone di capo nevralgiche. Non solo in campo, ma anche nel mercato: il Palermo non ha ancora imparato dai propri errori.L’operazione nostalgia“, che riporterà Sirigu dopo tredici anni nel capoluogo siciliano, strappa un piccolo sorriso, ma non oscura le lacune.

Le fasce restano il tallone d’Achille, il punto più fragile e instabile della compagine siciliana. Un paradosso, ormai consuetudine in questi tre anni, per il 4-3-3, sistema di gioco rodato e sul quale il club di viale del Fante è pronto a investire nel lungo periodo. Se in attacco il giovane Appuah è un diamante grezzo da scoprire, Di Francesco e Insigne devono ripagare la fiducia rinnovata, nonostante le prestazioni altalenanti e sottotono della passata stagione, mentre Di Mariano pensa e studia un futuro lontano dalla Sicilia, in vista anche della scadenza del contratto fissata a giugno 2025. A preoccupare maggiormente è l’instabilità della retroguardia. Rimasto orfano di un compagno di reparto, Lund è l’unico superstite a sinistra. Dionisi ha studiato ben tre alternative (Pierozzi, Buttaro e Ceccaroni), tutte però lontane dal proprio ruolo originale.

L’Arena Garibaldi si trasforma così in un banco di prova dal duplice sapore. Il tour de force in trasferta, seppur previsto e necessario per i lavori al Renzo Barbera (CLICCA QUI), è un ulteriore ostacolo alle ambizioni di un Palermo che deve mettere a fuoco l’obiettivo stagionale.

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