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I dati

Palermo, indice dei prezzi al consumo: beni energetici in calo, alimentari e servizi in aumento

martedì 16 Gennaio 2024

Il Comune di Palermo tramite l’Ufficio Statistica ha pubblicato recentemente i dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (Ipc) nel mese di dicembre 2023. L’Ipc per l’intera collettività nazionale ha registrato una variazione congiunturale del -0,2%, in ribasso rispetto al -0,8% del mese precedente. Rispetto a dicembre 2022, la variazione tendenziale è scesa al -0,6%.

Analizzando i beni e i servizi separatamente, l’indice dei prezzi al consumo dei beni ha registrato una variazione tendenziale del -2,2%, con una diminuzione del 27,1% nei beni energetici e un aumento del 6,2% nei beni alimentari. D’altra parte, il prezzo al consumo dei servizi ha segnato un incremento del 2,3%, con un notevole aumento del 2,9% nei servizi relativi ai trasporti.

• L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a -2,2% (-1,7% il mese precedente); l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +2,3% (+3,3% il mese precedente).

 

 

Le suddivisione della spesa

 

abbigliamentoRispetto al mese precedente, la suddivisione delle spese rivela che solo tre categorie hanno registrato un aumento rispetto al mese precedente: “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,3%), “Abbigliamento e calzature” (+0,1%), e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,1%).

Passando alle variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’aumento più elevato si è registrato nella divisione: “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+6,3%), seguita dalla divisione “Altri beni e servizi” (+3,0%).

Al contrario, sette categorie sono in diminuzione, con la maggiore riduzione nella divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-1,1%). La diminuzione maggiore si è registrata nella divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-22,7%).

 

 

 

Le tipologie di prodotto

 

banner Trasporti e MobilitàConsiderando le tipologie di prodotto, i beni hanno segnato una variazione del -2,2%, con una forte diminuzione del 27,1% nei beni energetici e un aumento del 6,2% nei beni alimentari. I servizi, d’altra parte, hanno mostrato un aumento del 2,3%, con i servizi relativi ai trasporti in evidenza con un incremento del 2,9%.

 

alimentari, carrello, spesa

L’inflazione di fondo, al netto di beni energetici e prodotti alimentari freschi, è aumentata del 2,7%, in calo rispetto al +3,5% del mese precedente. Escludendo solo i prodotti energetici, l’IPC ha registrato una variazione del +3,1%, in ribasso rispetto al +3,7% del mese precedente.

Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), i beni hanno fatto registrare una variazione tendenziale pari a – 2,2% (-1,7% il mese precedente). Da rilevare, fra i beni, una diminuzione del 27,1% dei beni energetici (contro il +71,2% di dicembre 2022) e un aumento del 6,2% dei beni alimentari (+6,8% il mese precedente).

 

 

La frequenza di acquisto

 

Trasporti

Nel contesto della frequenza di acquisto, i prodotti ad alta frequenza (generi alimentari, bevande, affitto, beni non durevoli, servizi di pulizia, carburanti, trasporti, giornali, ristorazione e assistenza) hanno visto una variazione annua del +4,0%.

 

I prodotti a media frequenza (abbigliamento, tariffe, medicinali, servizi medici, trasporti, servizi ricreativi, vacanze, libri) hanno registrato invece una diminuzione del -6,5%, mentre per quanto riguarda i prodotti a bassa frequenza (elettrodomestici, servizi ospedalieri, mezzi di trasporto, servizi di trasloco, apparecchi audiovisivi, articoli sportivi) hanno aumentato del 2,1%.

 

Passando alle variazioni congiunturali, si è registrata una diminuzione dello 0,6% fra i prodotti ad alta frequenza di acquisto, dello 0,1% fra i prodotti a media frequenza di acquisto e un aumento dello 0,2% fra i prodotti a bassa frequenza di acquisto.

 

Il confronto Palermo – Italia

 

Inflazione

Il confronto tra Palermo e l’Italia evidenzia l’andamento dell’Ipc per l’intera collettività nazionale da dicembre 2021 a dicembre 2023. Nei 24 mesi esaminati, Palermo ha sperimentato un tasso d’inflazione crescente, superando il 7% a marzo 2022, il 10% ad agosto e sfiorando il 15% a ottobre.

Tuttavia, sia a livello locale che nazionale, si è osservato un rallentamento significativo dell’inflazione nei mesi successivi.

 

 

I gruppi e le classi di prodotto

 

Infine, analizzando gruppi e classi di prodotto, le tabelle dei dati sottostanti offrono uno sguardo dettagliato sulle dinamiche dell’indice dei prezzi di consumo nelle diverse categorie di spesa.

In sintesi, riflettono una complessa interazione tra variazioni congiunturali e tendenziali, influenzate da diversi settori e categorie di prodotto.

 

 

Una riflessione finale: Palermo, un quadro economico complesso

 

Alla luce dei dati Ipc di Palermo, emerge un quadro economico cittadino complesso. La variazione nei beni e servizi, le fluttuazioni delle divisioni di spesa e la dinamica della frequenza di acquisto delineano una realtà eterogenea dei prezzi.

Il confronto con l’Italia rivela un periodo di inflazione crescente seguito da un rallentamento. Questa analisi mette in evidenza l’importanza di considerare diverse variabili per comprendere appieno l’andamento economico di una  città. In un contesto di continue sfide, l’andamento degli ultimi mesi e il trend attuale sottolineano la necessità di politiche economiche locali, regionali e nazionali mirate per garantire stabilità e benessere.

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