PALERMO – Arriva la replica del sindaco Leoluca Orlando al Mef, Ministero Economia e Finanza, relativamente ai controlli effettuati a Palazzo delle Aquile tra il 2016 e il 2017.
Nel ‘contro-dossier’, di ben 57 pagine, vi è la prova, secondo il Sindaco, che “grandissima parte delle contestazioni non avevano un fondamento e talune sono meramente formali“, come ad esempio la possibilità di nominare i dirigenti a tempo che, secondo l’ente, è prevista dallo statuto comunale, o l’utilizzo del personale Coime “trova fondamento nel perdurare del finanziamento statale e comunque i lavoratori in questione non fanno parte della dotazione organica perché inquadrati come edili“. “In ogni caso – aggiunge Orlando – la polemica scatenata in questi mesi era evidentemente tutta politica nel senso deteriore del termine e non basata su fondamenti tecnici e formali. Oggi diamo risposte, così come risposte ha dato il Consiglio comunale, e continuiamo a ritenere doverosa una collaborazione tra le istituzioni, senza prestare il fianco a sterili polemiche di parte”.
Quindi, secondo quanto emerge dalla contro risposta di Orlando per quanto riguarda “le indennità ai videoterminalisti l’Amministrazione si è già attivata per il recupero delle somme; lo stesso per i compensi alle posizioni organizzative, le progressioni economiche orizzontali e il fondo produttività. Per i dipendenti, come per le stabilizzazione degli ex Lsu, l’amministrazione ha provveduto azzerando il divario tra dotazione organica e personale in servizio. Invece, riguardo le partecipate si è giunti all’adeguamento degli statuti di Amap e Reset”.
Ma non tutti sono d’accordo con quanto scritto nel dossier “Siamo sempre più preoccupati per la deriva verso cui sta andando la città. L’atteggiamento di chi nega i problemi, e che invece dovrebbe offrire soluzioni, preoccupa ancora di più dei problemi stessi”. È quanto ha dichiarato Fabrizio Ferrandelli – capo dell’opposizione in consiglio comunale – a seguito delle dichiarazioni del Sindaco circa la relazione del Mef.
“Il Sindaco esulta -incalza Ferrandelli- quando in realtà i 3/4 dei punti di contestazione del MEF vengono confermati. Tra gli esempi più eclatanti la restituzione dell’ indennità di video terminale richiesta ai dipendenti, passando dall’ammissione dell’assenza del contratto di servizio con Sispi a cui il consiglio comunale, su nostra istanza, ha dovuto rimediare nelle settimane scorse.
Il Sindaco – conclude Ferrandelli – nonostante le continue richieste di confronto delle opposizioni sulla relazione del Mef, sulle osservazioni della Corte dei Conti e sulla deriva gestionale delle aziende e la compromissione dei conti, continua a scappare e a dare alla stampa e ai cittadini una visione non corretta della realtà. Lunedì prossimo in consiglio comunale chiederemo chiarezza e sul tema di bilancio e di contratti di servizio delle aziende saremo implacabili”.
Ma dall’altra parte Giusto Catania consigliere di Sinistra Comune afferma “Le controdeduzioni del sindaco ai rilievi del Mef dimostrano ciò che avevamo già sostenuto mesi fa: le contestazioni mosse erano solo bolle di sapone, caratterizzate da una connotazione politica con elementi di valutazione strumentali. I rilievi sollevati all’amministrazione comunale sono stati, infatti, del tutto smontati dalle controdeduzioni e dalle relazione del sindaco. Il governo della città è una cosa complessa, che non può scaturire dall’attivazione di algoritmi esatti. Le scelte discrezionali, inscritte nella legittimità e nella legalità, sono inevitabili e necessarie; sono un effetto della capacità di ascolto e di valutazione politica vitali per la comprensione e la crescita della città“.