Il gruppo consiliare della Lega di Palermo ha presentato un ordine del giorno perché venga intitolata a Giorgio Almirante una strada del capoluogo siciliano.
“Oltre ad essere stato un grande politico e oratore – affermano dal gruppo del Carroccio di Palazzo delle Aquile guidato da Igor Gelarda insieme con Elio Ficarra, Marianna Caronia e Alessandro Anello -. Almirante ha avuto il grande merito di mantenere nell’alveo della democrazia migliaia di giovani. Grazie a lui e al Movimento Sociale Italiano, infatti, migliaia di ragazzi che avrebbero potuto intraprendere percorsi di destra estrema para-terroristica se non terroristica sono rimasti invece a militare all’interno di un partito dell’alveo costituzionale. Specialmente in un periodo terribile come quello degli anni di piombo che ha visto lo scontro violento e la morte di centinaia di giovani”.
“Nella speranza che questi periodi bui di odio e di violenza non tornino mai più nella nostra storia, riteniamo un atto di democrazia ma anche di rispetto verso lo statista emiliano l’intitolazione di una strada a suo nome”, concludono i consiglieri della Lega.
Una motivazione certo importante quella dei consiglieri leghisti, anche se non esaustiva, visto che Almirante ebbe senz’altro questo merito, ma anche e soprattutto l’esser stato parlamentare della Repubblica per ben dieci legislature, contribuendo, grazie alla sua azione, alla modernizzazione della politica italiana nel suo complesso.
Alla richiesta si è associato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Scarpinato.
Sulla vicenda interviene anche Giampiero Cannella (Fratelli d’Italia), che ricorda come, nel periodo in cui era assessore alla cultura del comune di Palermo, aveva fatto approvare l’intitolazione dalla commissione toponomastica del Comune di Palermo: “Nel 2011 nella mia qualità di assessore alla Cultura e Toponomastica ho già fatto approvare dall’apposita Commissione che presiedevo l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, insieme ad altre dedicate ad autorevoli esponenti politici scomparsi, tra i quali Giovanni Spadolini. Le cerimonie d’intitolazione delle strade si sarebbero dovute effettuare quasi contemporaneamente, compresa quella di via Enrico Berlinguer. Cambiata l’amministrazione la delibera è rimasta, ovviamente sepolta e tenuta ben nascosta in un cassetto”.
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