“Chi per settimane mi ha definito strumentalmente e velenosamente un pupo ospita nelle proprie liste il figlio di un mammasantissima, in carcere da anni per reati di mafia“. Così Roberto Lagalla, a proposito della candidatura di Nicola Piraino nelle liste del centrosinistra che sostiene il candidato sindaco di Palermo Franco Miceli.
“La questione morale declinata a questione di opportunità – aggiunge Lagalla, candidato del centrodestra –. Per alcuni la clava, per il diretto discendente di un mafioso ospitato nelle patrie galere il tappeto rosso. La miopia della verifica. Si imputa agli avversari politici un deficit di controllo – peraltro nel caso di chi è stato candidato 5 anni fa con Orlando impossibile da operare, se non da parte della sola magistratura – e poi si accetta la candidatura del figlio di un boss mafioso. Conosciuto da tutti, perché troppo chiacchierato. Insomma, il doppiopesismo, l’uso strumentale della morale definiscono una certa proposta politica, che adesso è chiamata a spiegare certe affermazioni e scelte“.