Continua il malcontento dei sindacati di categoria al comando dei vigili urbani di Palermo, a seguito di presunte violazioni e vessazioni nei confronti dei lavoratori.
Ernesto Lo Verso, segretario regionale per la Sicilia dell’Ugl Fna, denuncia quella che definisce come “l’ennesima violazione perpetrata nei confronti di un agente in forza al corpo di polizia municipale del capoluogo“. Nei giorni scorsi, al comando di via Dogali l’agente in questione si sarebbe imbattuto in un vicecomandante, il quale – recita una nota del sindacato – avrebbe fatto presente al lavoratore di avere palesemente disatteso prescrizioni e limitazioni al servizio del medico competente a seguito di accertamenti ai sensi dell’articolo 41 del d.lgs 81/08.
“In realtà si apprende – spiega Lo Verso – che il comandante Gabriele Marchese, nella qualità di datore di lavoro, avesse già opportunamente esortato il suo vice all’osservanza del giudizio sanitario disposto in favore del dipendente, ma nonostante ciò si è verificato esattamente l’opposto, per cui il casco bianco si è ritrovato a svolgere attività di viabilità appiedata e poco dopo, a seguito di un malore fisico, è finito in pronto soccorso”.
“La nostra organizzazione – denuncia ancora il sindacalista – vuol ricordare a chi è inosservante della legge che è quanto recita l’art. 32 della nostra Costituzione, inoltre la previsione costituzionale è rafforzata dallo strumento legislativo del T.U. 81/08 che mira a salvaguardare gli essenziali livelli di tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro”.
“Previsioni tanto conclamate quanto disattese – conclude Lo Verso – questo è quanto perpetrato dal vicecomandante della polizia municipale di Palermo, a cui preannunciamo che metteremo in campo tutte le azioni necessarie per contrastare qualsiasi forma di violazione delle norme che tutelano la sicurezza e la salute dei lavoratori”.