Il consiglio comunale di Palermo ha approvato le nuove tariffe per i mercati generali. Tutto invariato per il 2023, mentre un leggero aumento, del 6 per cento, è previsto per il biennio 2024-2025, contrariamente a quello che era previsto nella delibera precedente.
A votare la seconda versione della delibera è stata la maggioranza, con l’astensione delle forze di opposizione. Progetto Palermo, Pd, gruppo Oso e Movimento 5 Stelle hanno, infatti, deciso di partecipare alla seduta serale di giovedì 25 maggio, nonostante le proteste dei giorni scorsi.
“Abbiamo salvato i mercati generali del comune di Palermo da aumenti insostenibili – dichiarano il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti – che avrebbero rischiato il collasso degli operatori mandando in mezzo la strada centinaia di operatori. Abbiamo ottemperato al regolamento sui mercati e soprattutto all’obbligo di legge sui servizi a domanda individuale che prevede un tasso di copertura di tutti i servizi a domanda comunali, non inferiore al 36 per cento. Questa è la seconda delibera, dopo quella sugli aumenti dei diritti di istruttoria approvata lo scorso anno, ad essere stravolta dall’area Sviluppo economico. Ricordiamo infatti che erano previste tariffe per i diritti di istruttoria superiori in diversi casi ad 800 euro, mentre per i mercati generali gli aumenti erano superiori al 100 per cento già da quest’anno, per il quale ricordiamo che non è previsto alcun aumento ed inoltre siamo riusciti ad aggiudicarci un finanziamento del Pnrr di 10 milioni di euro che riqualificherà l’intera area del mercato ortofrutticolo con servizi anche per i cittadini. Provvedimenti condivisi ed apprezzati dalla categoria, che hanno visto lavorare in modo serrato gli uffici e la commissione imputando costi e ricavi corretti, oltre ad alcune economie che siamo riusciti a recuperare, garantendo provvedimenti coerenti con il piano di riequilibrio, gli obblighi normativi e sostenibili economicamente rispetto alle proposte redatte dalla precedente amministrazione”.
“Grazie alla delibera approvata dal consiglio comunale, si scongiurano i rincari spropositati a carico dei concessionari – sottolinea il presidente della VI commissione, Ottavio Zacco – previsti nella precedente delibera, provvedimento che avrebbe causato il rischio di default dei mercati generali. La delibera appena votata congela gli aumenti per il 2023, mentre per il biennio 2024-2025 ci sarà un adeguamento del 6 per cento, cifra notevolmente inferiore rispetto a quella prevista nella precedente delibera, che avrebbe generato aumenti del 200 per cento non sostenibili dai concessionari dei mercati generali. È stata una scelta sensata del sindaco Lagalla e dell’assessore Forzinetti, in sinergia con la VI Commissione consiliare, quella di assumersi la responsabilità di presentare una nuova delibera a salvaguardia degli operatori dei mercati generali“.
“L’ultima variazione delle tariffe – aggiunge il presidente della IV commissione, Salvatore Imperiale – risale al 2013 per il Mercato ortofrutticolo e al 2000 per il Mercato ittico, ma è cambiata la modalità di pagamento per il Mercato ittico, passando da una percentuale sul prodotto venduto (1,5 + 1,6) a un canone fisso proporzionato alle superfici assegnate, così come previsto dal regolamento sui Mercati generali. Si è tenuto conto del particolare momento economico rivedendo la precedente delibera che prevedeva aumenti sproporzionati in tre anni. Invece, gli aumenti previsti saranno dilazionati il 10 anni con una media del 7 per cento in considerazione della prossima ristrutturazione dei Mercati offrendo adeguati servizi in linea con gli standard nazionali”.