“Quando un servitore dello Stato viene messo in difficoltà da pressioni o minacce, occorre sostenerlo e non farlo sentire solo. La storia della Sicilia è costellata da troppe persone per bene lasciate sole a fare il proprio dovere“. Lo sottolineano i consiglieri comunali di Palermo Igor Gelarda e Elio Ficarra della Lega dopo che durante la seduta a Palazzo delle Aquile il presidente del collegio dei Revisori dei conti, Marcello Barbaro, ha ammesso di avere ricevuto una telefonata da parte del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando dopo che questi aveva appreso del parere negativo sul rendiconto 2017.
“Il presidente del collegio dei revisori – proseguono i due consiglieri – deve sapere che può operare nella massima libertà e che le pressioni subite da parte del sindaco di Palermo potrebbero essere poste al vaglio degli organi competenti. Nel modello che il Sindaco immagina per Palermo, le pressioni sul collegio dei revisori inviate a mezzo stampa sono una cosa plausibile. In un paese civile no. Nel nostro ordinamento esiste per fortuna l’articolo 336 del codice penale che protegge i servitori dello stato”.
“Invito – continua Gelarda – gli altri esponenti dell’opposizione ad affiancare la Lega in difesa del presidente Barbaro e del collegio dei revisori. Il clima in cui hanno lavorato i revisori è assolutamente surreale, siamo passati a vere e proprie minacce, visite inusuali al collegio – qui Gelarda fa riferimento a quella di Abbonato denunciata in consiglio comunale – Per cui diamo massima solidarietà al collegio che non può più lavorare nel clima di serenità che gli spetterebbe. Collegio che in un primo momento ha dato un giudizio severo sul comune di Palermo, ma che poi a seguito delle pressioni non ha retto e si è visto ieri in aula con una parziale e imbarazzante retromarcia. Non è ovviamente un clima che possiamo accettare”.
“L’amministrazione Orlando è alla frutta – aggiungono Gelarda e Ficarra – Minacce del sindaco al collegio dei revisori ed anche dell’assessore Catania, che minaccia di querele a destra e a manca gli altri consiglieri, sono la misura che non hanno più argomenti. La Lega difenderà il collegio dei revisori, abbiamo già detto che avremmo messo i nostri legali a disposizione dei revisori, e che li invitiamo a svolgere il proprio compito con serenità e a non avere timore di denunciare, per il bene della città, i disastri di questo bilancio. Inoltre valuteremo di assemblare, con il coinvolgimento delle altre opposizioni, un dossier dettagliato delle pressioni subite valutando se invitare gli organi preposti ad avviare tutte le indagini necessarie a verificare se le pressioni configurino profili gravi oltre ad essere evidenti azioni di illegittimità politica.
“Faremo, inoltre, formale richiesta di una commissione che intervenga in modo deciso della regione su questo bilancio ormai indifendibile del Comune di Palermo”.
“Tranquillizzo da subito il sindaco – conclude Gelarda – noi della Lega non temiamo le minacce, quindi nei nostri confronti se le risparmi”.