Pochissimi in Italia sanno che il museo Geologico Gemmellaro è uno dei più importanti musei geopaleontologici d’Europa ed è, al contempo, il più ricco di reperti paleontologici recuperati da scavi effettuati in Sicilia in oltre 200 anni di studi e ricerche. Il patrimonio del museo è costituito da oltre seicentomila reperti classificati, tra fossili e rocce, rappresentativi delle Quattro Ere Geologiche: 1) Precambriano; 2) Paleozoico (vita antica); 3) Mesozoico (vita intermedia); 4) Cenozoico (vita recente).
La maggior parte dei reperti sono frutto dei lavori di scavi che si sono susseguiti in circa 200 anni di attività degli studiosi dell’Ateneo palermitano. Il Museo Gemmellaro è di proprietà dell’Università degli Studi di Palermo e costituisce una sezione del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, e “racconta”, con i suoi preziosi reperti esposti, una storia geologica lunga circa 300 milioni di anni.
Il percorso espositivo, che si snoda su un’area di quasi 1000 m2, consente di ammirare rocce e fossili che, integrati da numerosi diorami e ricostruzioni paleo-ambientali, illustrano la storia geologica della Sicilia, partendo dai più antichi fossili: il Permiano della valle del Sosio, circa 270 milioni di anni fa; le Ammoniti mesozoiche; i Cristalli delle Zolfare siciliane; gli “elefanti” che popolavano la Sicilia circa 200.000 anni fa.
Il museo Geologico Gemmellaro ha una lunga e interessantissima storia, che per certi versi è parte integrante della storia della cultura del nostro Paese, l’Italia.
Il museo Geologico venne fondato nel 1861 da Gaetano Giorgio Gemmellaro, che fu il primo professore di geologia e mineralogia dell’Ateneo Palermitano, così si chiamava allora.
Oggi il museo Geologico Gemmellaro dell’Università degli Studi di Palermo è diretto dal Geologo Valerio Agnesi. Nel quadro di una ristrutturazione del museo e dell’ampliamento e dell’ammodernamento dei saloni espositivi, il 6 febbraio 2015 sono state inaugurate tre installazioni virtuali e di cultura ad impatto aumentato.
L’opera è stata realizzata grazie al contributo, in co-finanziamento, della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali con l’utilizzo in parte di Fondi Comunitari, che ha reso il Museo Gemmellaro molto più attrattivo, dinamico, interessante e con visite che risultano immersive ed interattive per il visitatore. Le tre installazioni virtuali sono visibili in un brevissimo promo-video che troverete alla fine di questo articolo: è un video scientifico della durata di 1 minuto e presenta il museo e le tre installazioni virtuali.
Le installazioni virtuali prevedono: una visita immersiva all’interno di un vulcano in eruzione; la ricostruzione della storia dei primi abitanti di Sicilia dei quali il ritrovamento dello scheletro di Thea, vissuta circa 15000 anni fa, che rappresenta la donna più antica dell’Isola; una proiezione all’interno della mandibola ricostruita di Carcharodon megalodon, squalo vissuto tra i 50 e i 2 milioni di anni fa, che le stime scientifiche hanno calcolato 20 volte più grande dell’attuale Squalo Balena che oggi risulta essere lo squalo più grande vivente. La ricostruzione della mandibola dello squalo preistorico del Museo Gemmellaro rappresenta, di fatto, quella più grande al mondo, ricostruita sulla base della dentatura completa ritrovata in Sicilia dai ricercatori del museo.
Per informazioni e prenotazioni per le visite guidate al Gemmellaro di Palermo, basta rivolgersi ai seguenti recapiti:
Valerio Agnesi (direttore del Museo Geologico Gemmellaro): valerio.agnesi@unipa.it
corso Tukory 131 – 90134 Palermo (PA)
+39 091 2386 4665
+39 091 2386 4693
Link sul Museo Geologico Gemmellaro di Palermo:
https://www.facebook.com/museo.gemmellaro
https://www.arcadeisuoni.org/index.php/archivio-audio/copia-2/details/13/645-geovisual-installazioni-virtuali-al-museo-gemmellaro-video?format=html ;
https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_di_paleontologia_e_geologia_Gaetano_Giorgio_Gemmellaro