I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno dichiarato legittimo il licenziamento di un operatore sanitario disposto dalla direzione generale dell’azienda sanitaria Civico.
Secondo quanto accertato dal direttore Roberto Colletti l’operatore sanitario palermitano non era in possesso del titolo di qualifica che aveva dichiarato di avere per potere ricoprire l’incarico. L’operatore sociosanitario dopo la decisione del giudice del lavoro in primo grado ha presentato appello per chiedere l’annullamento del licenziamento. L’azienda sanitaria difesa dall’avvocato Girolamo Rubino ha contestato la ricostruzione del dipendente ritenendo infondate le richieste dell’operatore e confermava la correttezza del provvedimento preso dell’azienda sanitaria.
L’avvocato Girolamo Rubino ha spiegato nel procedimento che la delibera con la quale l’Arnas aveva risolto il rapporto di lavoro con il dipendente fosse legittima, ed ancor di più, risultava essere la diretta conseguenza delle false attestazioni presentate dal dipendente al momento della firma del contratto di lavoro che, tra l’altro, non aveva conseguito il titolo di operatore sociosanitario. Il giudice ha respinto il ricorso e confermato il licenziamento.