Si è aperta con il giuramento del consigliere comunale Fausto Melluso che ha preso il posto del dimissionario Giusto Catania di recente nominato, dal sindaco, assessore con le deleghe al Piano Regolatore, Ambiente, Pedonalizzazioni e Rapporti funzionali con Rap e Amat.
Durante la seduta presente il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha presentato ai consiglieri la nuova Giunta: “Un atto dovuto nel rispetto al Consiglio comunale di presentare gli assessori e le deleghe conferite, che nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza il lavoro svolto fino adesso, un’esperienza straordinaria che deve adeguarsi ai cambiamenti. Una Palermo diversa da quella che ho preso nel 2012, oggi con una reputazione internazionale incommensurabile, una missione da portare avanti. Questa nuova Giunta deve dare risposte nel rispetto del buon lavoro svolto dalla Giunta precedente” ha detto il sindaco.
“Regola assoluta che ci siamo dati con gli assessori è la disponibilità nei confronti delle commissioni“, ha detto Orlando.
Il sindaco ha proseguito ringraziando singolarmente i precedenti assessori comunali e comunicando le deleghe spiegandone le varie funzioni.
Ma alla presentazione degli assessori in Aula, appena il sindaco ha iniziato a parlare il consigliere comunale, Rosario Arcoleo, Pd (area Zingaretti) ha abbandonato Sala delle Lapidi “Chi non rispetta il PD ed il suo popolo non merita il mio rispetto” ha detto il consigliere.
“Il sindaco parla di messa in sicurezza, ed in effetti concordo con lui che ciò che scricchiola ed è pericolante, come i conti e la gestione di questa città lo debba essere messa – afferma Fabrizio Ferrandelli esponente di +Europa che ha aggiunto – I partiti finalmente ci mettono la faccia ed escono allo scoperto e il sindaco con la sostituzione dei vecchi ammette gli stenti e gli arrancamenti. Con intransigenza e fermezza, ma con lealtà saremo sempre dalla parte dei cittadini e mi auguro che dal confronto nascano soluzioni condivise”.
“La Giunta comunale messa in piedi dal sindaco Orlando non serve ad altro che ad allungare la sua agonia politica ormai ineluttabile, prigioniero com’è, il primo cittadino palermitano, di pochissimi fedelissimi che gli sono rimasti gioco forza accanto in questa maggioranza così tanto rabberciata e traballante. Basta dire che è stato richiamato perfino Giusto Catania, che tanto male ha gestito la Ztl e l’Amat”, afferma Igor Gelarda, capogruppo della Lega.
“Il sindaco continua ad essere disattento a Palermo ed ai palermitani – aggiunge Gelarda – e nel frattempo mancano ancora deleghe importantissime come quelle al Turismo e allo Sport, a dimostrazione che non c’è una vera programmazione. Orlando continua ad ostinarsi nel volere essere l’ambasciatore dei palermitani nel mondo, piuttosto che il sindaco dei palermitani. Attacca il governo di Salvini proprio oggi che il viceministro alle Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi, ha annunciato, in visita a Palermo, che arriveranno 120 milioni di investimenti per i porti della Sicilia occidentale. Attacca Salvini, mentre i morti nel Mediterraneo si sono ridotti del 95 per cento”.
“Orlando prenda piuttosto esempio dal ministro dell’Interno – conclude Gelarda – e rispetti i cittadini palermitani, concentrando le energie sui problemi reali e non sui premi internazionali, in una città, Palermo, che perde ogni giorno la sua identità”.
Francesco Scarpinato, transitato da qualche settimana all’opposizione con Fratelli D’Italia ha detto “Il sindaco ci presenta la giunta, una giunta politica e non più tecnica. Tanto lavoro è stato prodotto in questi anni, ci siano impegnati mettendo in primo piano le esigenze dei cittadini, ma c’è tanto da fare. La giunta tecnica ha fatto il possibile, ma non teneva il passo, quando si presentava non ascoltava i contributi dei gruppi consiliari. Oggi la nuova Giunta deve scontrarsi con gravi criticità e la battaglia più grande si chiama società partecipate, situazione incresciosa, oggi ho firmato un’interrogazione per chiedere la motivazione in base alla quale le società partecipate Amat, Rap e Reset, non hanno ancora redatto i piani di risanamento, tenuto conto che sulla base dei preconsuntivi trasmessi dalle partecipate rientranti nel periodo di consolidamento, registreranno delle perdite nell’esercizio 2018“.
“La nuova Giunta deve avere un imprinting immediato e soprattutto avere una continuità interlocuzione con il parlamento della città che è il Consiglio Comunale – ha detto Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 – Una tra tutte la nuova Giunta si deve occupare della valorizzazione e cura del personale e metterlo al centro dell’attività amministrativa. Sul Piano Regolatore, spero che il nuovo piano che questo consiglio si appresta a discutere in Aula passi, da un piano che ha cementificato la città ad un piano che riqualifichi la città partendo dalle periferie.
Non dimentichiamo della valorizzazione del patrimonio comunale, fino a le oggi sottovalutato ed abbandonato. Parlo del Palasport, del Diamante e delle tante strutture abbandonate nelle periferie. Cultura, anzi culture compresa quella Cinese, che porti sviluppo alla città e per i palermitani. Bisogna snellire le procedure per le attività produttive, bisogna cambiare passo, altrimenti gli imprenditori scappano. Sull’edilizia privata, bisogna rifare il regolamento e soprattutto lavorare sul condono edilizio, e dare la possibilità ai cittadini ed imprenditori di potere rateizzare con polizza fidejussoria gli oneri da pagare, che significa introito per le casse comunali“.
“Sono convito che questa nuova Giunta riuscirà ad instaurare un rapporto proficuo e sinergico con il consiglio comunale – ha detto Gianluca Inzerillo capogruppo di Sicilia Futura – il rimpasto e la creazione di questa giunta politica fa si che i consiglieri di maggioranza si sentano protagonisti dell’azione politica della città. Sono grato al sindaco per aver raccomandato agli assessori, quanto da me richiesto in più occasioni e cioè di lavorare in sinergia con le commissioni consiliari che rappresentano le forze politiche del consiglio comunale ma principalmente rappresentano i cittadini palermitani“.
“Oggi per la presentazione in aula della nuova giunta comunale, ho deciso di affidare al silenzio la mia opinione sulle scelte del Sindaco Orlando“, ad affermarlo Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc, che prosegue:”tutti sanno che non condivido le scelte di questa Amministrazione e di certo fare il gioco delle tre carte con gli assessori, cercando di accontentare i partiti con poltrone e poltroncine non cambierà le condizioni della città, abbandonata da troppo tempo in uno stato di degrado visibile a tutti. Piuttosto che prolungare questa lenta agonia, sarebbe il caso che il sindaco si decidesse finalmente a lasciare libera la sua poltrona e quella dei suoi uomini“.
“La nomina di una nuova giunta rappresenta sempre un momento particolarmente significativo per un’Amministrazione, specie se questo cambio arriva a tre anni dal prossimo appuntamento elettorale e si configura, pertanto, come l’avvio di un percorso nuovo che segna un cambio di passo rispetto a quanto fatto sinora – ha detto Toni Sala capogruppo di Palermo 2022.
“Oggi viviamo in una città che è cambiata profondamente e che ha voglia di ricostruire il suo orgoglio e di ritrovare la sua identità: una centralità nel panorama regionale, nazionale e mediterraneo testimoniato dalla visita del presidente cinese che è solo l’ennesima dimostrazione di un cambiamento profondo e ormai irreversibile” – prosegue Sala.
“Questo consiglio comunale non ha mai fatto mancare il proprio contributo di idee, proposte ma anche critiche costruttive nell’interesse della città e sono sicuro che non lo farà mancare nemmeno adesso, ma in cambio si aspetta da parte della giunta maggiore presenza, maggiore dialogo e maggiore coinvolgimento” ha concluso Toni Sala.
Il capogruppo del M5S al Comune di Palermo, Concetta Amella: “Orlando ha ovviamente difficoltà ad amministrare perché alle elezioni ha preso il consenso solo grazie ad un’accozzaglia di partiti di estrazione diversa e travestiti da falso civismo. Un’esperienza fallimentare nella sua continuità, dalla gestione amministrativa e di bilancio, alle partecipate e i servizi, con i cittadini a pagarne le conseguenze in termini di tasse e servizi scadenti. Un rimpasto fatto per sedare gli appetiti di una maggioranza ingorda, per serrare i ranghi di una maggioranza che compatta non è mai stata. Per questo siamo sconfortatamente convinti che non ci sarà nessun rilancio dei servizi, della qualità della vita in città e delle partecipate. Non può esserci cambiamento con un sindaco come Leoluca Orlando” ha concluso Amella.