Un nuovo polo per la diagnosi e la cura dell’anemia falciforme. Sorgerà nel Campus di Ematologia “Cutino”dell’ospedale Cervello entro quest’anno. Costo dell’opera 300 mila euro: 190 mila sono stati erogati dalla Fondazione Prosolidar cui è stata intitolata la struttura. Qui, si svolgeranno la formazione del personale sanitario e cure mirate per chi soffre di questa patologia che si presenta come una forma di talassemia che ha origine nelle aree sub-sahariane.
In Sicilia, quasi in tremila sono afflitti da questa malattia e ben quattrocentomila sono portatori sani. All’interno del “Centro di formazione Prosolidar”, che consta di 300 metri quadrati, ci saranno ambulatori dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla formazione nel campo di quella che è una malattia genetica del sangue che attacca il globulo rosso “falcizzandolo” ossia cambiandone la forma che diventa, per l’appunto, a forma di falce.
I lavori sono già iniziati e sono stati presentati nel corso della Ottava edizione del “Thalassemia day”, la Giornata internazionale sulla talassemia. Tra gli altri, erano presenti, il segretario generale della Fondazione Prosolidar, Ferdinando Giglio, il direttore dell’Unità operativa Complessa di Ematologia per le malattie rare del sangue e degli organi ematopoietici di Villa Sofia-Cervello, Aurelio Maggio, il direttore dei lavori, Silvio Piccolo, e il presidente dell’associazione “Piera Cutino”, Alessandro Garilli.
“La realizzazione del Campus cinque anni fa – spiega Garilli – ha segnato un momento fondamentale nella vita dell’Associazione e nell’impegno contro la talassemia. Con il nuovo centro si continua un percorso importante, realizzato con il sostegno di tanti partner cui va il nostro ringraziamento”.
A fargli da eco, Aurelio Maggio secondo cui sarà possibile allargare l’orizzonte geografico verso cui indirizzare formazione e diagnosi: “Con il nuovo polo – dice – potremo rivolgerci anche al di fuori della Sicilia e consentire a tanti pazienti l’accesso a metodologie e a protocolli clinici per la riduzione della mortalità”.