Palermo-Sampdoria non è mai stato un match scontato e anche il risultato di oggi conferma la regola. Al Barbera termina 1-1 la sfida valida per la quattordicesima giornata di campionato di serie B.
Premiata dalle statistiche e dai numeri, la compagine di Dionisi fatica a trovare la chiave di volta per ingranare la giusta marcia in questa stagione, decisamente al di sotto delle aspettative. Il club di viale del Fante crea tanto, soprattutto nel primo tempo, spinto anche da un ritrovato, seppur ancora non al 100%, come nei momenti d’oro, Ranocchia e da un oggi esplosivo Di Francesco. L’impressione che i siciliani non riescano a dominare il campo e a essere totalmente padroni del proprio destino fa la differenza, relegando i rosa tra gli ultimi posti della zona playoff e a tre punti dai playout.
Nonostante le tante ipotesi chiacchierate e discusse nel corso nelle due settimane di sosta per le Nazionali, il tecnico toscano conferma il 4-3-3. Torna titolare la coppia centrale Nikolaou-Baniya. Il turco, fermo per infortunio è rientrato subito nelle rotazioni del mister. Appare invece inamovibile Ceccaroni, che ha ormai superato Lund nelle gerarchie, mentre Diakité è l’unica carta disponibile a destra, dopo lo stop in settimana di Pierozzi. Variazioni a centrocampo, con il trio Segre, Verre e Ranocchia. Fuori Gomes, tra i giocatori più impiegati e con maggior minutaggio in questo campionato, oltre che tra i più convincenti. Henry strappa nuovamente il titolo di perno dell’attacco, affiancato da Insigne e Di Francesco.
I blucerchiati si affidano agli ex La Gumina e Tutino, vista la piena emergenza infermeria. Sottil, infatti è costretto a fare a meno di tre ipotetici titolari di peso come Bereszynski, Coda e Borini. Assenti anche Giordano, Ravaglia, Girelli e Vieira. Una tegola che si riabbatte anche nei primi secondi del match, subito dopo il fischio di inizio, con il grave stop di capitan Romagnoli.
Nonostante la coperta corta, la Sampdoria si conferma avversario temibile e complesso. Dopo un avvio dai ritmi blandi e di studio, il club di viale del Fante inizia a conquistare metri di campo importanti, impegnando, in prima battuta, Silvestri dagli sviluppi di corner. Un diesel in continua crescita, capace di creare tante occasioni, ma mai realmente incisive e capaci di infondere timore come le conclusioni dalla distanza di Di Francesco e Ranocchia. Al ventinovesimo i padroni di casa sfiorano il vantaggio. Azione costruita lungo la fascia sinistra, Di Francesco appoggia di tacco per Ceccaroni, che disegna una parabola perfetta per il colpo di testa di Henry. Il francese, però, non inquadra lo specchio della porta, alzando troppo la traiettoria.
Se il Palermo spreca gli ospiti non sbagliano e sfruttano le indecisioni della difesa rosanero. La verticalizzazione della retroguardia 0blucerchiata in direzione di La Gumina crea scompiglio e scatena il panico lungo la linea difensiva siciliana, già protagonista di alcune sbavature, seppur rivelatesi insignificanti per lo svolgersi del match. Baniya chiude bene sull’ex palermitano, mentre Nikolaou pecca di superficialità e fallace lettura di gioco, non intendendosi anche con Desplanches. Tutino è più veloce di tutti e imbuca per lo 0-1.
La compagine di Dionisi non si lascia abbattere dall’episodio e, allo scadere dei due minuti di recupero, il destro a giro di Di Francesco salva il club di viale del Fante che si trascina sull’1-1 prima di rientrare negli spogliatoi.
A dimostrare più coraggio ad avvio del secondo tempo sono gli ospiti, con il tiro defilato sulla destra di La Gumina, indirizzato nell’angolino basso. Ranocchia prende per mano la squadra, confermandosi come nel primo tempo, tra i più attivi e propositivi. La sola fantasia e aggressività del numero 10 sono insufficienti e al sessantanovesimo il tecnico toscano opta per una maggiore profondità e imprevedibilità, vere assenti in campo, con il primo doppio cambio: dentro Vasic e Le Douaron, per Verre ed Henry.
La stanchezza inizia a prendere il sopravvento, soprattutto per i liguri, schiacciati dalle forze fresche del Palermo. Il club di viale del Fante tiene in mano le redini del gioco, ma senza riuscire a dare l’impressione di dominare. Poco prima di abbandonare il manto erboso Di Francesco regala l’ultima galoppata, facendosi largo tra le maglie blucerchiate, peccando di lucidità nell’ultimo istante e spedendo il pallone di poco sul fondo.
Dionisi sfrutta le ultime carte con le sostituzioni di Di Francesco e Insigne, per Di Mariano e Appuah, e all’ottantasettesimo di Segre per Brunori. I rosa ci provano e spingono, ma i tentativi sono vani e il tabellino resta invariato. Sotto gli ennesimi e ormai consueti fischi del Barbera termina così 1-1.