Un guasto ai riscaldamenti della Scuola Primaria Emanuela Loi, sita in via Dogali a Palermo, ha determinato un caso di ipotermia ad una piccola alunna di 10 anni. La bimba ha avvertito un malessere e un senso di intorpidimento alle gambe ed è stato immediato l’intervento del 118.
Perentoria la dichiarazione della dirigente scolastica Rosaria Corona: “se il comune non interverrà, sarò costretta a chiudere il plesso“. I genitori della piccola hanno, immediatamente, protestato.
La notizia ha sollevato la questione da tempo dibattuta sia dalla politica, che dalle istituzioni scolastiche. Imminente l’intervento del Sindaco Roberto Lagalla che dichiara: “E’ motivo di dispiacere il malore occorso a una piccola alunna dell’istituto Emanuela Loi a causa del freddo che si è determinato per un guasto improvviso all’impianto di riscaldamento, che l’amministrazione sta provvedendo rapidamente a riparare e che, già da domani, riporterà a normalità la situazione. La situazione delle scuole è nota – continua Lagalla -. Ha accumulato ritardi di manutenzione e, quindi, con problemi gestionali non banali che l’amministrazione sta provvedendo a risolvere, sia erogando direttamente somme a favore degli istituti scolastici, sia nell’ambito di un accordo quadro che, a seguito dell’approvazione del bilancio, questa Amministrazione, è stata in grado di avviare“.
“E’ da marzo 2022 che ho inviato lettere per risolvere il problema. Ho scritto a tutti, al sindaco, al prefetto. Quando è stata costruita la scuola si è deciso di fare passare gli impianti in un casotto che non è agibile. Gli operai del Coime e di diverse ditte da me chiamate si sono rifiutati di entrare in questa costruzione che non è sicura. Quindi non è stato possibile comprendere quale fosse il guasto. Adesso dopo tutto il clamore sollevato una ditta ha deciso domani di entrare nella struttura e provare a risolvere il problema”. Lo dice Rosaria Corona la dirigente della scuola Emanuela Loi dove una bambina si è sentita male per il freddo.
“Sulla vicenda dell’alunna ho riferito quello che mi hanno detto i genitori – aggiunge – Non ho visto alcun certificato medico. Per risolvere il problema bisogna rifare l’intero impianto all’esterno di quella costruzione. Solo così si eviteranno problemi in futuro. Domani entreranno gli operai e verificheranno i tempi di riparazione del guasto”. Intanto, proprio per domani è previsto a scuola un sit-in dei genitori davanti al plesso scolastico.
“Abbiamo contattato la ditta che tamponerà la situazione e procederà al lavoro di manutenzione, riportando tutto alla normalità. Si tratta di un intervento minimale, pensavamo molto di più: costerà al Comune appena 1.500 euro. Una cifra abbastanza irrisoria”. Lo afferma l’assessore comunale a Palermo Aristide Tamajo sulla vicenda dell’alunna finita in ospedale per ipotermia perché in classe faceva molto freddo a causa dell’impianto di riscaldamento rotto.
“Il consiglio comunale ha stanziato 3 milioni e 900 mila euro di fondi per gli istituti scolastici – prosegue l’assessore -. Non voglio incolpare le scuole, ma avrebbero dovuto far presente che c’era il problema. Noi abbiamo fatto un paio di incontri con l’Amg, che ci sta dando una grossa mano. Come avviene nelle buone famiglie, il problema si scopre quando viene a galla. Noi abbiamo ricevuto un sollecito dalla Loi solo due giorni fa. Dal punto di vista politico il problema era già risolto. Da domani la ditta è sul posto”.
La dirigente scolastica aveva mandato l’ennesima nota per segnalare il problema il 25 gennaio scorso il giorno dopo che l’alunna era finita in ospedale.