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Lavori che iniziano e non finiscano mai. Imprevisti, scavi, transenne e cantieri a cielo aperto. Palermo colleziona ritardi nella realizzazione delle grandi opere.
L’ultimo in ordine di tempo riguarda i cantieri del Collettore fognario di Palermo “Sistema Cala” (appalto denominato “Disinquinamento della fascia costiera dall’Acquasanta al fiume Oreto”). Gli scavi interessano la centralissima via Roma, angolo via Cavour.
Stremato dai cantieri Francesco Raffa, del Comitato “Amari Cantieri”, che su Facebook ha raccontato della nuova scoperta durante gli scavi: «Hanno cominciato a scavare lunedì 11 gennaio (in forza dell’ord. 1118 del 23/12/2020) con 4 giorni di ritardo sulla data d’inizio fissata (7/01/2021) e dopo qualche ora hanno ritrovato ciò che si vede nelle immagini».
Si tratterebbe di una pavimentazione in cotto, a circa 60 centimetri sotto il manto stradale, ancora di incerta datazione storica. Alcuni sui social dubitano si tratti di reperti storici e attribuiscono quel pavimento a una casa-rudere di fine Ottocento, posta all’incrocio di via Roma.
Intanto è stata allertata la Soprintendenza ai Beni Culturali per monitorare il ritrovamento. Si stanno già effettuando nuovi sondaggi.
Adesso il cantiere – appaltato alla Amec – potrebbe rischiare quindi un nuovo stop. Sottoterra frattanto, la micro talpa va avanti ma molto lentamemte, probabilmente a causa di rocce molto dure, poco prima di via Mariano Stabile.
Nel frattempo il Comune di Palermo dovrà pagare per ogni giorno di ritardo cospicue multe per le procedure di infrazione sollevate dall’Ue su mancata realizzazione di fogne e depuratori.