E’ andata a vuoto la seduta del consiglio comunale di Palermo. Sul tavolo c’erano la questione decreto sicurezza e quella degli impiegati dell’ufficio anagrafe che hanno rigettato la direttiva del sindaco Leoluca Orlando rifiutandosi di firmare i documenti per le iscrizioni dei richiedenti asilo e dei migranti in attesa di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Grandi assenti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il Capo Area Maurizio Pedicone. Presente invece l’assessore Nicotri, che ha dichiarato “I funzionari hanno preso prenotazioni per quanto riguarda le richieste, sono un certo numero, ovviamente un numero consistente, dopo di che le stiamo facendo formalizzare così come prevede l’articolo 38 del dpr 445/2000. Saranno protocollate in modo che si provveda all’istruttoria. Dopo di che il sindaco di determinerà così come ha dichiarato nell’accoglimento delle istanze”.
Ad avere chiesto la convocazione, del Sindaco e del capo area, anche il leader de I coraggiosi, Fabrizio Ferrandelli, proprio “per individuare insieme le procedure amministrative e le iniziative giuridiche e politiche da intraprendere affinché nessun diritto umano e civile possa essere leso nella nostra città” ha detto il consigliere comunale, che ha aggiunto “Pertanto ritengo che il nostro contributo politico, in Consiglio Comunale, possa essere determinante anche nella produzione di atti deliberativi e di indirizzo amministrativo che non scarichino responsabilità su terzi ma che, invece, individuino percorsi comuni e non “solitari e fragili” a rafforzamento degli uffici affinché venga pienamente attuata la posizione di chi sta dalla parte di chi si batte per l’accoglienza, l’integrazione e per il pieno rispetto dei trattati internazionali e della carta universale dei diritti umani“.
“L’amministrazione comunale di Palermo è ormai allo sbando, in particolare sulla vicenda del decreto sicurezza, tanto che oggi sia il sindaco Orlando che il capo dell’ufficio anagrafe, Maurizio Pedicone, hanno preferito disertare la seduta in consiglio comunale per chiarire i contorni oscuri di una questione che sta spostando l’attenzione dell’opinione pubblica rispetto ai reali, drammatici problemi della città“, dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo, presente nella seduta odierna a Sala delle Lapidi.
“Ai dipendenti del Comune, in modo particolare al personale dell’ufficio anagrafe, va comunque rivolto un plauso per il senso del dovere e per l’alto senso dello Stato. Nonostante la strampalata trovata del sindaco, infatti, la coscienza per la legalità degli impiegati municipali li sta responsabilmente orientando nella direzione del rispetto delle norme previste dal decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invece che seguire l’indicazione contraria alla legge innescata dal primo cittadino“.
“Orlando ormai è un sindaco isolato – concludono Gelarda ed Elio Ficarra -, arroccato com’è nella torre di un castello che fa acqua da tutte le parti. Perfino gli uffici più stretti del primo cittadino, molto più saggi di lui, hanno smesso di seguirlo nei suoi voli pindarici. Faccia un passo indietro, Orlando. Si dimetta per il bene della città che tanto dice di amare – conclude il consigliere comunale della Lega – e liberi i palermitani da un incantesimo che dura da oltre vent’anni“.
“Temo che il sindaco Orlando sia riuscito nel suo intento di distogliere l’attenzione di tanti cittadini e, purtroppo, anche del Consiglio Comunale dalle tante emergenze della città. Emergenze che sono sotto gli occhi di tutti ma in questi giorni sono passate in secondo piano per il “colpo di teatro” dell’idea di non applicare una legge nazionale a Palermo” aveva dichiarato invece Marianna Caronia, comunicando che stasera non avrebbe partecipato alla seduta del Consiglio Comunale per l’audizione del Capo Area Maurizio Pedicone e dell’avvocato generale Giulio Geraci sulla vicenda dell’iscrizione anagrafica dei migranti.
“Non entro nel merito di questa questione – aggiunge la Caronia – proprio perché ritengo che tutto questo sia fuorviante: il sindaco di Palermo ha istituzionalmente altri compiti e dovrebbe avere altre priorità.
Invece, di dedicare una seduta del Consiglio a discutere delle direttive bislacche del sindaco, sarebbe bene che ne dedicassimo parecchie ad affrontare i troppi temi che per colpa della maggioranza languono all’Ordine del giorno, legati allo sviluppo della città a partire dalle attività produttive“.
“Certamente non metto il carro davanti ai buoi, per quando riguarda l’assenza in Consiglio Comunale del Dottor Maurizio Pedicone, che avrà avuto dei motivi assolutamente validi, conoscendolo che non è il tipo di sottrarsi a nessuna discussione“, afferma il capogruppo del Mov139, Sandro Terrani.
Sulla stessa linea Gianluca Inzerillo, capogruppo di Sicilia Futura che ha dichiarato: “Conosco la professionalità del dottore Pedicone, per non essersi presentato in Aula avrà avuto delle motivazioni altrettanto serie”.
Sulla vicenda relativa agli impiegati dell’Anagrafe il sindaco Orlando, che si trovava oggi a Roma per alcuni incontri istituzionali, ha partecipato nel pomeriggio ad un incontro con la Stampa Estera in Italia, ha espresso la propria posizione e ha confermato che “a tutela dei dipendenti comunali dell’Ufficio anagrafe” sarà lui a sottoscrivere i documenti di iscrizione anagrafica legati a permessi di soggiorno per protezione umanitaria. Avendo appreso dall’Assessore alle politiche di cittadinanza che già una pratica di questa tipologia è in fase istruttoria da alcuni giorni, il Sindaco ha affermato di sperare “che l’iter si concluda quanto prima“. Per motivi di tutela della privacy non saranno diffusi dati di alcun tipo relativi alla pratica in corso, né ad altre analoghe il cui iter istruttorio dovesse essere avviato nei prossimi giorni.
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