I carabinieri hanno arrestato un ventiseienne bloccato in via Campolo, a Palermo, con l’accusa di avere truffato un’anziana facendole credere che suo figlio fosse in carcere per aver causato un grave incidente. La tecnica è sempre la stessa: prima la banda chiama la vittima e poi uno bussa alla porta portando via soldi e gioielli necessari per liberare il congiunto.
Spesso nonostante le campagne di informazione e i consigli delle forze dell’ordine gli anziani, vittime predilette ci cascano. E così la donna, ottantuno anni, pur di venire in soccorso del figlio ha consegnato gioielli per oltre cinquantamila euro, tra cui un rolex.
Preso il bottino, il truffatore però uscendo dal palazzo dove vive la donna, ha trovato i carabinieri che lo hanno riconosciuto: è indagato per un altro colpo simile messo a segno circa un mese prima in via Palasciano, a pochi passi dallo Stadio delle Palme.
Anche in quell’occasione il ragazzo, residente a Brancaccio, era stato arrestato dai carabinieri che lo avevano fermato e trovato in possesso della refurtiva di una truffa appena consumata con le stesse modalità. L’arresto era stato convalidato ma il gip non aveva applicato alcuna misura cautelare. Dopo il secondo colpo sono scattati i domiciliari.