Palermo è sommersa dai rifiuti. Nei giorni scorsi si è profilata anche l’ipotesi di una class action, proposta dal Sinalp Sicilia (il sindacato nazionale autonomo dei lavoratori e dei pensionati) in difesa dei cittadini che pagano la Tari ma sono poi costretti a scostare sacchi di spazzatura per uscire fuori dal portone di casa.
Dopo il Natale, la città si è risvegliata con l’immondizia che ricopre strade e marciapiedi e non tarda a farsi sentire la voce dell’opposizione in Consiglio comunale.
“L’assenza in aula dell’Amministrazione alla seduta di Consiglio di oggi è davvero preoccupante”, dice il leader de I Coraggiosi, Fabrizio Ferrandelli. “La città è avvolta in tonnellate di rifiuti e i cittadini esasperati danno fuoco ai rifiuti e riempiono di diossina l’aria, mentre nessun segnale di ritorno alla normalità si intravede”.
“I palermitani pagano, a copertura totale del costo di servizio della raccolta, una delle Tari più alte d’Italia per avere il servizio peggiore del mondo. Chi dovrebbe essere garante della gestione della città e della salute pubblica latita, salvo poi raccontare sulla stampa una città che non c’è e un cambiamento che nessuno avverte. Credo – conclude Ferrandelli – si debba procedere alla nomina di un commissario per l’emergenza rifiuti in città, prima che la salute pubblica venga seriamente compromessa”.
A fargli da eco anche Igor Gelarda ed Elio Ficarra, consiglieri comunali della Lega: “Il presidente della Rap, Giuseppe Norata, parlando a Sala delle Lapidi ha detto che l’azienda municipale per la raccolta dei rifiuti deve ricevere 55 milioni di euro dal Comune. Norata ha aggiunto che oggi probabilmente saranno pagate le tredicesime ai dipendenti, ma per gli stipendi non ci sono soldi in quanto il mandato è tornato indietro perché privo di capienza”.
“Ha detto anche che in Aula l’Amministrazione comunale è completamente assente”. La Lega, alla luce di queste dichiarazioni, ha chiesto per il 28 dicembre la convocazione del sindaco e del responsabile della ragioneria generale perché forniscano chiarimenti sulla vicenda.
“Palermo – continuano Gelarda e Ficarra – non può restare ostaggio di un’Amministrazione incapace di gestire il problema dei rifiuti, che stanno soffocando i cittadini in questi giorni di festa. Quanto dichiarato dal presidente della Rap in Aula è gravissimo e mette a nudo un’Amministrazione comunale che al di là dei proclami non riesce più a gestire neanche i problemi ordinari della città.
“Se la situazione di emergenza non dovesse rientrare entro 48 ore – concludono – allestiremo un albero di Natale e al posto delle palline ci saranno i sacchi della spazzatura abbondanti per la città. Sarà il nostro regalo di Natale al sindaco, il giusto riconoscimento per aver amministrato in questo modo la città”.
Di “spettacolo indecente e della incapacità del sindaco Orlando di affrontare la gravissima crisi della Rap” parla, invece, Marianna Caronia, consigliere comunale del Gruppo Misto.
” Il presidente del Consiglio che dovrebbe essere il garante dei diritti di tutti i consiglieri – dice – non può più tollerare il comportamento del sindaco che ormai da mesi diserta Sala delle Lapidi, se non per qualche vuota cerimonia“.
“Oggi l’amministratore Norata ha delineato in modo chiarissimo la situazione di crisi che vive l’azienda e ha chiaramente indicato nell’amministrazione comunale il colpevole dei ritardi di questi giorni. Purtroppo da parte del Consiglio comunale, soprattutto per colpa della maggioranza, non si è manifestata la capacità d’imporre un cambio di passo alla giunta, con un inspiegabile rinvio della seduta a domani. Così – conclude Caronia – mentre Palermo brucia, per la Giunta è una parte del consiglio comunale ‘domani è un’altro giorno’ “.
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