SFOGLIA LA FOTO-GALLERY IN ALTO
PALERMO – Nonostante i lavori siano fermi da mesi, il Comune di Palermo avrebbe concesso una proroga alla ditta Sikelia che cura i lavori del collettore fognario in via Roma, da via Cavour a via Bentivegna, fino al prossimo 29 dicembre. Almeno così sembra da un’ordinanza dell’Ufficio Traffico pubblicata ieri sul sito web del Comune.
Ma è subito giallo, perché in base a quanto riferito dall’assessore ai Lavori Pubblici, Emilio Arcuri, sull’ordinanza non mancano i dubbi: «Incontrerò oggi la ditta per capire il nuovo cronoprogramma dei lavori». Insomma, bisogna vederci chiaro, anche alla luce del contenzioso con la Telecom, che dovrebbe spostare un cavo dei sottoservizi.
Motivo per cui l’ATI “La Cala srl” (associazione temporanea di imprese formata da Sikelia e Tecnis) finora non ha potuto procedere coi lavori. Una disorganizzazione tra uffici comunali, impresa e titolari di sottoservizi che finora ha danneggiato solo i palermitani: in particolare i residenti e i commercianti della zona. Il traffico dallo scorso aprile è stato rivoluzionato (VEDI QUI).
E proprio su questo punto il leader dei Coraggiosi in Consiglio Comunale, Fabrizio Ferrandelli, sul proprio profilo Facebook preannuncia battaglia a Sala delle Lapidi: «Di nuovo fermi i lavori in via Roma? Stasera di nuovo interrogazione in Consiglio comunale».
Qualsiasi decisione verrà presa oggi, una cosa è certa: i disagi sono lontani dalla conclusione. La proroga di altri 6 mesi testimonia che i ritardi sono notevoli.
Una volta conclusa questa fase di spostamento delle sottoreti, il cantiere entrerà nella fase clou molto probabilmente in piena estate, con lo scavo del “pozzo” tra via Roma e via Guardione. Da qui, scavando con la tecnica del “microtunnel”, una piccola “talpa” opererà a circa 10 metri di profondità. Da piazza XIII Vittime le condutture porteranno le acque nere prima a Porta Felice, poi al ponte sull’Oreto, in viale dei Picciotti e viale d’Aosta per dirigerle, infine, ad Acqua dei Corsari. L’appalto integrato è denominato “Sistema Cala” o di «Disinquinamento della fascia costiera dall’Acquasanta al fiume Oreto» e ha un valore di quasi 19 milioni di euro.