Papa Francesco è tornato sul tema degli animali domestici che a suo avviso sostituirebbero i figli, contestualmente ricevendo i rappresentanti di un circo che usa animali di specie selvatiche come tigri, leoni ed elefanti, raffigurati nei suoi manifesti pubblicitari, tenendoli in cattività e addestrandoli per intrattenere un pubblico inconsapevole. «I cani e i gatti prendono il posto dei figli. Fa ridere ma è la verità», ha detto il pontefice.
«Questo ci toglie umanità e così la civiltà diventa più vecchia e senza umanità – prosegue il Pontefice -perché si perde la ricchezza della paternità e della maternità e ne soffre anche la patria che non ha figli e come diceva uno un po’ umoristicamente “adesso chi pagherà le tasse per la mia pensione ?”. Rideva, ma è la verità, “chi si farà carico di me?»
«È strano pensare che il papa consideri l’amore nelle nostre vite limitato quantitativamente, e che dandolo a qualcuno lo si tolga ad altri», commenta l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) attraverso il suo presidente, Massimo Comparotto. «Forse il pontefice non conosce gli enormi sacrifici che i volontari sopportano pur di salvare vite altrimenti ignorate dalle autorità e dalle istituzioni, nonostante le leggi e i regolamenti prevedano che queste se ne debbano fare carico. È evidente che per Francesco la vita animale è meno importante della vita umana. Ma chi sente che la vita è sacra ama la vita al di là delle specie».