Troppe imprudenze sull’Etna e già nei prossimi giorni potrebbe arrivare una stretta per garantire la sicurezza degli escursionisti ma anche dei soccorritori che raggiungono le quote sommitali del vulcano per aiutare chi è in difficoltà. Ad evidenziare il problema è Carlo Caputo, presidente Parco dell’Etna, che annuncia l’imminente convocazione di un tavolo tecnico sulla questione. “L’Etna non è un parco giochi, avventurarsi senza prudenza mette a rischio troppe vite”, avverte Caputo.
“Sempre più spesso – afferma Caputo – assistiamo a soccorsi di escursionisti che si avventurano, in barba alle ordinanze, ai divieti vigenti e contro ogni logica di buon senso, sulle quote sommitali dell’Etna. Questi comportamenti mettono a rischio la propria vita e quella dei soccorritori, costretti a intervenire anche nelle situazioni estreme”.
“La macchina dei soccorsi, inoltre – ha aggiunto Caputo -, ha anche un costo elevato per l’intera collettività che è ingiustificabile di fronte a comportamenti privi di ogni razionale prudenza. Nei prossimi giorni il Parco si farà promotore di un confronto tra tutti gli attori del sistema Etna per affrontare il problema”.