Ok della Città Metropolitana di Palermo al nuovo regolamento che disciplinerà l’operatività di taxi, servizi a noleggio con conducente (NCC) e trasporto con mezzi a trazione animale. In una Sala Martorana con numerose assenze, ieri è stato dato il via libera ad una delibera attesa addirittura dal 2023, ovvero dal pronunciamento del Tar Sicilia con il quale l’ex Provincia veniva obbligata a predisporre l’atto in questo.
Un’esigenza peraltro ribadita a maggio 2025 dall’Autorità di Regolazione Trasporti (ART). Ente ministeriale che, nel relativo parere espresso sulla delibera, invita l’Amministrazione a “procedere con celerità all’approvazione del Regolamento con le modifiche necessarie a dare seguito alle osservazioni“. Un momento arrivato nella seduta di ieri, preceduta e seguita da una serie di polemiche da parte dei lavoratori operanti nel comune di Palermo. Critica, in particolare, la posizione del presidente della VI Commissione del Comune di Palermo Ottavio Zacco. L’esponente di Lavoriamo Palermo, a tal proposito, ha già annunciato ” la volontà di procedere all’impugnazione della delibera nelle sedi competenti, qualora dall’istruttoria emerga, come riteniamo, un vulnus agli equilibri del servizio“. Questione sulla quale, questa mattina, si è registrato un incontro chiarificatore fra le sigle di categoria e il sindaco Roberto Lagalla.
Il motivo della discordia
Il testo è composto da 44 articoli e riguarda l’attività di taxi, servizi a noleggio con conducente (NCC) e veicoli a trazione animale. Una categoria che comprende le carrozze trainate da cavalli. Lo stesso disciplina le modalità di accesso alla professione, le cause d’impedimento per il rilascio della licenza e le modalità di assegnazione di nuove licenze, le condizioni d’esercizio e le sanzioni in caso di violazioni. Motivo del contendere degli operatori palermitani è, in particolare, l’articolo 23. Ovvero la disposizione relativa all’acquisizione delle corse. Nel primo comma si legge infatti che “per il servizio taxi il prelevamento dell’utente potrà essere effettuato con partenza da qualunque Comune dell’area metropolitana“. Fatto che, a giudizio degli operatori del capoluogo siciliano, svantaggerebbe quest’ultimi. A tal proposito, una delegazione di tassisti aveva incontrato i capigruppo del Consiglio Metropolitano. Ma alla fine, la delibera ha trovato comunque la via dell’approvazione.
Zacco: “Forte contrarietà alla delibera”
Fatto su cui ha espresso il suo disappunto il consigliere comunale di Lavoriamo Per Palermo Ottavio Zacco. “In qualità di presidente della Commissione consiliare Attività Produttive esprimo forte contrarietà alla deliberazione con cui la Città Metropolitana ha approvato un regolamento Taxi/NCC che, per impostazione e ricadute operative, rischia di produrre un danno grave e immediato alla categoria dei tassisti palermitani e, di riflesso, all’intero sistema di mobilità urbana del capoluogo. Il provvedimento, così come adottato, introduce elementi che di fatto rendono strutturalmente più semplice l’ingresso stabile nel mercato palermitano di operatori titolari di licenza rilasciata in comuni diversi da Palermo, con la conseguenza di comprimere il lavoro dei tassisti della città, generare competizione asimmetrica e indebolire qualunque programmazione locale sul servizio. Palermo non può diventare la valvola di sfogo di un impianto regolatorio pensato senza una valutazione seria degli impatti sul territorio che sostiene la domanda principale“.
Una questione sulla quale Zacco si è detto “pronto ad avviare ogni iniziativa istituzionale utile: richiesta di accesso agli atti, audizioni urgenti con le rappresentanze di categoria, confronto con gli uffici competenti e interlocuzione con gli organismi sovracomunali. Preannuncio sin d’ora la volontà di procedere all’impugnazione della delibera nelle sedi competenti, qualora dall’istruttoria emerga, come riteniamo, un vulnus agli equilibri del servizio, alla corretta regolazione del mercato e alle prerogative di governo della mobilità urbana della Città di Palermo. Ribadisco che sono favorevole a regole moderne e trasparenti, ma esse devono essere costruite con metodo, dati e concertazione, non attraverso scorciatoie che trasferiscono costi e conseguenze sul capoluogo. Il servizio taxi è presidio economico e sociale: va protetto dalle distorsioni, non indebolito“.
L’incontro al Comune fra il sindaco e i tassisti
A distendere il clima è stato l’incontro, tenuto questa mattina a Palazzo Palagonia, fra i rappresentanti sindacali dei tassisti, l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti e il primo cittadino Roberto Lagalla. Un contronto nel quale i rappresentanti della Giunta hanno evidenziato la possibilità di creare “importanti opportunità a sostegno del settore, tra cui la possibilità per i Comuni di attivare contributi attraverso specifici avvisi e bandi pubblici finalizzati al potenziamento e al miglioramento dei servizi taxi, alla sostituzione dei mezzi obsoleti e all’introduzione di iniziative capaci di incentivare l’utilizzo del servizio, anche in occasione di manifestazioni, eventi e fiere“.





