Il tema dell’autonomia differenziata non può essere portato avanti a colpi di mano, così come sta invece facendo il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni.
Tentativi maldestri accompagnati da forzature poco democratiche che rischiano di danneggiare ulteriormente il Sud e la Sicilia in particolare che, seppur regione a Statuto speciale, ha pagato un dazio pesantissimo rispetto al divario tra Nord e Sud. Divario che rischia di ampliarsi ancora di più condannando l’Isola a un gap non più recuperabile.
Per questa ragione la segreteria regionale del Partito Democratico della Sicilia ha avviato un percorso politico attraverso cui assumere un impegno per contribuire al dibattito politico in corso a livello nazionale, in cui la Sicilia non viene considerata in modo adeguato.
“Intanto occorre sottolineare – afferma il segretario regionale Anthony Barbagallo – l’aspetto poco corretto della sgrammaticatura democratica portata avanti dal ministro Calderoli e dal governo Meloni che intendono avviare un percorso del genere senza coinvolgere il parlamento andando avanti con Dpcm. In secondo luogo, ma non per questo meno importante, non si vuole discutere concretamente dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni): se non si comprende – prosegue – che i trasferimenti di risorse dallo Stato non sono adeguati e sono differenti rispetto alle altre regioni, la Sicilia non potrà mai mettersi al passo. Di tutto questo Calderoli non vuole deliberatamente tenere conto in una visione a trazione esclusivamente nordista che caratterizza questo esecutivo”.
Il PD siciliano, che ieri ha avviato un confronto in segreteria regionale allargata ai dipartimenti, ha quindi deciso intensificare l’impegno sul tema dell’autonomia differenziata, coinvolgendo anche le autonomie locali, gli amministratori, i consiglieri comunali, i sindaci, l’Anci, i parlamentari siciliani a Roma e il gruppo parlamentare del PD all’Assemblea regionale siciliana, al fine di raccogliere spunti e suggerimenti, in vista di una conferenza programmatica sul punto, da svolgersi entro la seconda metà di gennaio. Tra gli argomenti che – direttamente o indirettamente – rientrano nell’ambito dell’autonomia differenziata e che saranno oggetto di approfondimenti, anche il tema degli aeroporti, dei parchi oltre ovviamente alla sanità e all’istruzione.