La lunga maratona della Commissione regionale di garanzia del Partito Democratico è giunta al termine. Dopo aver vagliato il complesso e articolato esame delle questioni proposte, la Commissione guidata dal presidente Filippo Marciante ha dichiarato la propria incompetenza in favore di quella del commissario ad acta Nico Stumpo.
La Commissione ha esaminato i ricorsi sul regolamento per il congresso, utile per eleggere il nuovo segretario regionale, e presentati a firma di Giuseppe Vitarelli e di Giovanni Burtone, portavoce degli altri dem che compongono il fronte anti-Barbagallo. L’esame aveva preso il via domenica sera. Una prima fumata nera, a cui è seguita la riunione di lunedì, dove si è discusso sui “ricorsi presentati da alcuni esponenti del partito sul regolamento per il congresso” e sugli altri “quattro ricorsi sul tema del voto palese” per l’elezione del segretario regionale. Proprio su quest’ultimi quattro, sopraggiunti tra sabato e domenica sono proseguiti i lavori fino a tarda notte.
La decisione è stata già comunicata al commissario ad acta regionale per il congresso, ai ricorrenti e ai contro interessati. Il verbale, precisa che “la segretaria nazionale del Partito Elly Schlein ha nominato Nico Stumpo quale commissario ad acta per il congresso del Partito democratico della Sicilia, al quale sono stati espressamente affidati anche i poteri sostitutivi della commissione congressuale regionale“.
A sollevare il polverone, al termine della scorsa settimana, era stato il mancato possesso della copia del provvedimento, con il quale è stato approvato il regolamento del congresso, oltre alla mancanza di un parere (CLICCA QUI). Un elemento essenziale per il regolare svolgimento del congresso. Sul caso era intervenuta anche la Commissione nazionale di garanzia del Pd, riunitasi dopo avere ricevuto tre ricorsi contro lo svolgimento dell’assemblea regionale Dem che il 27 gennaio aveva approvato, tra le contestazioni di una parte del gruppo dirigente, il regolamento per il congresso.
Nella delibera, a firma della presidente Stefania Gasparini, si precisa che “la competenza a decidere sui ricorsi è in capo alla commissione regionale di garanzia della Sicilia”. Una precisazione, quella dei garanti nazionali, in risposta alla commissione regionale di garanzia che in un verbale, trasmesso al nazionale, si era definita “non competente” a esprimersi sui ricorsi. I garanti nazionali avevano rilevato che “la commissione non ha espresso alcun parere sul regolamento congressuale del Partito democratico della Sicilia”, anche in questo caso una sottolineatura all’organismo regionale che nello stesso verbale scriveva: “la presentazione e la richiesta di votazione del regolamento congressuale regionale del partito nella persona del segretario regionale Anthony Barbagallo, coadiuvato dal responsabile nazionale organizzazione Igor Taruffi, proprio nell’assemblea del 27 gennaio, i quali entrambi hanno informato la platea che la proposta di regolamento congressuale regionale era già stata valutata positivamente dalla commissione nazionale di garanzia, pare, e per quel che interessa a questa commissione, addirittura con apposito parare positivo di cui questa commissione sconosce l’esistenza“. Inoltre, i garanti regionali avevano sostenuto che al commissario ad acta per il congresso regionale Nico Stumpo, nominato il 28 febbraio, “sono stati affidati anche i poteri sostitutivi della commissione congressuale la quale, tra gli altri compiti indicati dal regolamento, deve convocare il congresso regionale”, ruolo che, per i garanti regionali, spetta al commissario Stumpo.