Un vertice a Roma per fare il punto sul G7 di Taormina. Lo ha convocato per gennaio il Ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti che intende incontrare nella capitale il sindaco di Taormina, Eligio Giardina e il neo-commissario straordinario Riccardo Carpino per un aggiornamento operativo sulla preparazione del summit dei Capi di Stato e di Governo in programma il 26 e 27 maggio a Taormina. Il faccia a faccia nella capitale (data ancora da stabilire) avverrà con molta probabilità dopo la riunione già in agenda per il 10 gennaio a Messina, in Prefettura, dove il Prefetto Francesca Ferrandino ha convocato proprio il sindaco Giardina e che vedrà anche la presenza di Carpino e del ministro plenipotenziario Alessandro Modiano, capo della delegazione italiana al G7.
La nomina di Carpino, formalizzata dal Consiglio dei Ministri alla vigilia di Natale, pare destinata ad imprimere l’auspicata accelerazione all’iter per l’avvio dei cantieri, ipotizzabile nel giro di qualche settimana. Ed è in questa direzione che il Consiglio dei ministri ha concesso una deroga finalizzata all’immediato espletamento delle procedure senza dover passare da una lunga trafila di pareri da parte di vari enti ed uffici. La prima opera che dovrebbe scattare nelle prossime settimane concerne il previsto adeguamento e la messa a norma del Palacongressi. L’auditorium di piazza Vittorio Emanuele verrà impiegato a supporto delle strutture alberghiere, per alcune riunioni dei ministri e necessita di un piano di interventi che riesca ad estinguere ataviche criticità come quella dell’impianto di climatizzazione e la scarsa funzionalità degli ascensori. Ma occorrerà soprattutto spostare ai piani superiori i motori che regolano il funzionamento degli impianti, attualmente ubicati nelle zone sotterranee del palazzo. I Vigili del Fuoco hanno espressamente richiesto la risoluzione di questa problematica.
Dovrebbe poi essere realizzata una elipista, anche se non si esclude che venga approntata pure una seconda area. Confermata anche la prevista pavimentazione della via Teatro Greco, che diventerà ideale prosecuzione di Corso Umberto anche in termini prettamente estetici. Dovranno poi essere asfaltate e ammodernate le vie di accesso ed uscita della città, a partire dalla via Garipoli, bretella dell’autostrada A18. Analogo discorso vale per il casello A18 di Spisone. E alla fine dovrebbe rientrare nell’elenco delle cose da fare anche il Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò, il giardino pubblico donato a suo tempo alla città dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan, un luogo splendido che da un paio di anni versa in condizioni di assoluto degrado.